Statuaria e sexy, ma sempre di classe: che a Beyoncé non faccia difetto la sensualità è cosa nota. Se qualcuno avesse dubbi, l’ultimo video Partition ha fugato ogni perplessità sulla carica di femminilità di questa madre 32enne che sprigiona più energia e passionalità di tante giovanissime starlette messe assieme.
Sulla rivista americana Out Magazine, Queen Bey ha posato in topless per un servizio fotografico in bianco e nero, con un look da diva anni ’50 ispirato a Marilyn Monroe. La diva di Drunk In Love non si è certo limitata ad uno shooting mozzafiato. Piuttosto, ha usato il suo aspetto sbalorditivo per parlare di tante cose. Di sesso, di femminilità, di donne, di parità e di diritti. Una Beyoncé che si conferma agguerrita femminista, come ha già fatto in passato più volte, ad esempio partecipando alla campagna #BanBossy.
L’obiettivo di Beyoncé sembra quello di voler usare il suo status di superstar mondiale per incoraggiare le altre donne a scoprire e manifestare la “propria sessualità” .
C’è un incredibile potere nella consapevolezza e le donne dovrebbero possedere la consapevolezza della loro sessualità. Esiste ancora un doppio standard quando si parla di sessualità, è un atteggiamento che persiste. Gli uomini sono liberi, le donne invece non lo sono. Il che è pazzesco. Puoi essere una businesswoman, una madre, un’artista, e una femminista, le cose non si escludono a vicenda, ma anche una creatura con desiderio sessuale, non è un’esclusiva maschile!
Beyoncé, mamma della piccola Blue Ivy avuta dal marito Jay-Z con cui ha di recente festeggiato il sesto anniversario di nozze, ha rivelato che il suo ultimo album omonimo è stato ispirato dal desiderio di “personalizzare” la sua battaglia di “donna in una società dominata dagli uomini“. Un discorso che va oltre il maschilismo imperante e che può essere interpretato anche come un messaggio alle donne ma anche a chi non si sente libero di essere se stesso nella società moderna.
La lotta femminista ha dato un contributo alla battaglia per la parità ma credo che i diritti umani e l’uguaglianza non siano da circoscrivere solo nella dimensione della donna e dell’uomo. Sono sempre felice se le mie parole in qualche modo possono ispirare o aiutare qualcuno che si sente in ‘minoranza’. Siamo tutti uguali e vogliamo le stesse cose: il diritto di essere felici, di essere solo chi vogliamo essere e amare chi vogliamo amare
