E’ durata poche ore la bufera mediatica che ha coinvolto Beyoncé e il presidente americano Obama: le rivelazioni del fotografo francese Rostain, riprese da giornali autorevoli come Le Figaro, hanno fatto rapidamente il giro del mondo, finchè è stato lo stesso paparazzo a svelare la verità.
Si è trattato di uno scherzo costruito ad arte per promuovere il suo prossimo libro in uscita in Francia: “Sapete, negli Stati Uniti sta per succedere qualcosa di enorme – aveva dichiarato Rostain scatenando la curiosità dei media – domani uscirà un’edizione del Washington Post, che non fa parte certo della stampa scandalistica, che rivelerà la notizia della presunta relazione tra Barack Obama e Beyoncé. Vi assicuro che ne parlerà la stampa di tutto il mondo“.
Tutto falso, eppure la notizia era stata quantomeno considerata credibile. La rivelazione del paparazzo francese, lo stesso che svelò la relazione di Carolina di Monaco con il tennista Vilas, è stata rilanciata dai siti dei grandi media internazionali. Subito la memoria è tornata alle immagini della splendida Queen Bee all’ultima cerimonia di insediamento di Obama alla Casa Bianca, con la star chiamata ad eseguire l’Inno nazionale americano. E giù con le speculazioni sulla crisi coniugale di entrambi e il presunto tradimento consumato alle spalle degli ignari consorti Michelle e Jay-Z.
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Invece l’incredibile notizia si è rivelata una trovata pubblicitaria e nulla più: “Sto promuovendo il mio nuovo libro e a Europe1 ho tirato un bello scherzo – ha detto il paparazzo poche ore dopo aver sganciato la bomba – Se riascoltate quel che dico alla radio, mi sentirete ridere alla fine della frase. Il clamore suscitato in tutto il mondo è stato allucinante. Un tempo le indiscrezioni si trasformavano in verità. Adesso succede con le bufale“.
Nessuna liaison dangereuse in corso tra la regina dell’R&B e il presidente degli Stati Uniti, non ci sono scandali alla Casa Bianca, o perlomeno non riguardano Obama e Beyoncé. Il Washington Post, uno dei più autorevoli quotidiani al mondo, ha smentito quasi da subito il presunto scoop, finchè anche il paparazzo burlone ha dovuto ammettere di essersi inventato tutto di sana pianta.