Il dubbio che Beyoncé e Jay-Z si fossero esibiti in playback ai Grammy Awards 2014 era venuto a più di uno spettatore: nessuna sbavatura, nessuna inflessione, una performance tecnicamente perfetta per i coniugi Carter, che hanno dato vita ad un set ad altissimo impatto visivo.
A ventiquattr’ore circa dal loro duetto sul palco dello Staple Center di Los Angeles, gremito per l’occasione, ecco arrivare invece la conferma della loro esibizione dal vivo: i due non hanno cantato in playback. A dimostrarlo è la diffusione in rete dell’audio del microfono di Beyoncé durante l’esibizione ai Grammy.
L’audio appare senza filtri e toglie qualsiasi sospetto di riproduzione in playback o dell’uso di basi preregistrate: se sull’intro della canzone resta un dubbio, la seconda parte dopo l’ingresso di Jay-Z è indubitabilmente live. Ecco il suono catturato dai microfoni durante l’esibizione in Drunk in Love. Una prova che i fan di Queen Bee hanno accolto con entusiasmo.
ASCOLTA L’AUDIO DEL MICROFONO DI BEYONCE’ AI GRAMMY 2014
Per Beyoncé si è trattato della prima esibizione televisiva dopo il lancio del suo visual album omonimo record di vendite, apparso su iTunes a sorpresa poco più di un mese e mezzo fa. Da quel momento ha scelto di non presentare i suoi brani inediti in alcun evento o show tv, in nome di una scelta di marketing che evidentemente ha premiato tanto l’effetto sorpresa quanto la promozione low profile. Per questo la presentazione del duetto con Jay-Z ai Grammy 2014 ha assunto un rilievo maggiore.
Ad ogni modo, non sarebbe stata certo la prima volta che Beyoncé sceglie di esibirsi in playback in occasioni importanti. Uno per tutti, valga l’episodio della performance alla cerimonia di insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca per il secondo mandato presidenziale.
Beyoncé è un’amica di famiglia per il Presidente degli Stati Uniti, basti pensare che di recente è stata una degli ospiti dell’esclusivo party per i 50 anni di Michelle Obama: la cantante ha anche pubblicato le foto con la figlia Blue Ivy alla White House. Quando ebbe l’onore di cantare il tortuoso inno americano, per evitare problemi imbarazzanti, decise di affidasrsi al playback: “C’era molto freddo, non mi sentivo a mio agio a cantare dal vivo, non potevo rischiare che qualcosa andasse storto per il Presidente Obama” confessò poco dopo. Per i Grammy 2014 invece ha deciso di rischiare. Il risultato è stato straordinario.