Vuoi vedere che “trica.. trica” siamo riusciti ad inventare proprio a Napoli la soluzione per lo smaltimento dei rifiuti? Nasce Geniusom dalla mente di un personaggio eclettico, Luca Falace, laureato in filosofia ma con tanti interessi collaterali che vanno dall’arte all’antropologia e sconfinamenti perfino nel campo dell’astrologia. Forse è per tutto questo che definisce “rivoluzionaria” la sua invenzione immediatamente brevettata a cui ha dato anche il nome della sua start up innovativa, nata da meno di un anno.
Ma di che si tratta? E’ un macchinario che permette la compattazione di ogni singolo rifiuto e, per la sua forma, può essere considerato alla stregua di un vero e proprio elettrodomestico, adatto a scuole, ospedali, ristoranti, alberghi, condomini, aeroporti, aeromobili, imbarcazioni. L’impianto è stato concepito per differenziare tutti i principali rifiuti urbani: organici-umidi, indifferenziati, plastica, metallo, carta. Le versioni previste per ora sono tre in relazione alle destinazioni, anche se funzioneranno sfruttando lo stesso brevetto meccanico.
La versione ad uso domestico possiede le stesse dimensioni di un elettrodomestico da incasso. Il macchinario presenta al proprio interno un compartimento per ogni tipologia di rifiuto, poi un semplice pulsante lo compatterà così da non dover buttare l’immondizia tutti i giorni ma almeno una volta la settimana. Pensate alla riduzione dei rifiuti nelle nostre strade!
Per la sezione dell’umido è prevista la presenza di appositi filtri, mentre è in fase di brevettazione un generatore per trasformare il residuo organico in energia.
Insomma una innovazione che molti troveranno senz’altro utile. “Quando si inventa qualcosa – sostiene infatti Falace – lo si fa per le necessità della collettività”.
Alle spalle di Geniusom c’è un team di ingegneri, esperti nel campo dei sistemi avanzati di misura e controllo industriale e di produzione di macchine industriali, situati nel polo tecnologico di Campania Innovazione dove ha sede anche la start up. Dunque un altro esempio della creatività meridionale. Falace, che appunto si considera un creativo, ha una ricetta semplice: “Servono un paio di ingredienti: respirare la cultura e andare avanti con le cose pratiche. Se sei immerso nella cultura anche le cose materiali acquistano un significato più forte”. Avanti tutta allora!