L’indignazione di Ligabue in Mondovisione: “Deluso dal Pd, non voto alle primarie”. E il partito risponde


INTERAZIONI: 99
Ligabue presenta Mondovisione
Ligabue presenta Mondovisione

Mondovisione è un album nato dall’indignazione“: così Ligabue ha presentato a cento giornalisti in conferenza stampa il suo nuovo album il uscita il 26 novembre. E lo si era capito già dal singolo di lancio del disco, Il Sale della Terra, che stavolta il rocker è un po’ più arrabbiato che in passato (“Siamo il culo sulla sedia, il dramma, la commedia, il facile rimedio (…) Siamo la vittoria della tradizione; Siamo furbi che più furbi di così si muore“). Perchè, spiega Ligabue rispondendo alle domande dei giornalisti, adesso è “arrivato a un punto dove sono arrivati un po’ tutti: non se ne può più per questo ho dato voce a uno sfinimento“.

Lo sfinimento è quello cantato con amarezza ne Il Sale della Terra, ma soprattutto nella traccia d’apertura di Mondovisione, il brano Il Muro del Suono, che ci ricorda come “chi doveva pagare non ha mai pagato“. Dell’indignazione che anima Mondovisione a fare le spese è soprattutto il Pd: lui da sempre vicino alla sinistra, in passato aveva concesso volentieri che uno dei sui brani più famosi (Una vita da mediano) fosse usato come colonna sonora per presentare la candidatura a premier di Romano Prodi nel 2006, stavolta dice basta. “Anche io faccio parte del club, anche abbastanza nutrito, di chi si sente deluso dal Partito democratico e non voterò alle primarie” dice Ligabue in conferenza stampa, aggiungendosi alla lista dei ‘disertori’ che nelle ultime ore ha annoverato tra le sue fila il fondatore dell’Ulivo Romano Prodi e la leader Cgil Susanna Camusso.

Interpellato sul Movimento 5 Stelle, Ligabue dimostra di apprezzarne alcuni aspetti (d’altronde nel 2007, quando il soggetto politico non era ancora nato, inviò un suo videomessaggio al V-Day di Beppe Grillo): “Non so se abbia le risposte che servono all’Italia ma sicuramente è un movimento necessario a ricordare che così non va e bisogna cambiare. Io non so chi abbia le risposte, chi possa essere la persona più indicata. Questo genere di idee – ha concluso Ligabue – me le faccio quando uno opera“.

Dunque, nessun voto sulla fiducia. Alle primare del Pd Luciano Ligabue non ci sarà. Come lui, il partito ha perso in questi mesi l’appoggio di altri cantautori storicamente vicini ai vecchi partiti ora confluiti nel Pd, da Francesco De Gregori a Francesco Guccini. Tutti delusi da un soggetto politico che sembra avere seri problemi d’identità. E come nelle recenti polemiche sorte dopo la lettera aperta di De Gregori al Corriere della Sera, anche stavolta il Pd risponde a Ligabue.

Lo fa in particolare la corrente renziana con la senatrice Isabella De Monte, che prova a tirare acqua al mulino del sindaco di Firenze facendo leva sulle parole di Ligabue: “Capisco la sua delusione e quella di molti altri elettori, ma l’impegno che ha preso Matteo Renzi è mai più il Pd delle non vittorie, mai più il Pd che balbetta, come purtroppo abbiamo visto anche nei giorni scorsi sul caso Cancellieri“. La replica della senatrice in quota Matteo Renzi si conclude con un invito a partecipare in massa alle primarie dell’8 dicembre per eleggere il nuovo segretario dei Democratici. Ma pare che di Ligabue dovranno fare a meno.