Il miracolo di essere mamma: Laura Pausini si racconta su Vanity Fair (foto e video)


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Laura Pausini su Vanity Fair
Laura Pausini su Vanity Fair

Dopo aver conquistato le copertine internazionali tra Stati Uniti e Messico, Laura Pausini è tornata in Italia per promuovere il suo album 20 – The Greatest Hits, raccolta di 38 brani tra grandi successi del passato, tracce rivisitate ed inediti per festeggiare il ventennale della sua carriera. Eccola sulla copertina di Vanity Fair, ritratta con un diadema da regina nell’anno che ha incorniciato due decenni di carriera e che l’ha resa mamma per la prima volta.

 

 

Dalle pagine di Vanity Fair Laura Pausini racconta proprio quello che definisce “un miracolo“, l’arrivo della piccola Paola: non ci sperava più la popstar, dopo averci provato per anni. Diventare mamma sembrava quasi impossibile. Poi improvvisamente, prima di completare il suo Inedito Tour del 2012, si rende conto di non sentirsi bene, di essere affaticatasul palco: il test di gravidanza, la scoperta di essere incinta quando ormai pensava che fosse impossibile (anche a causa di un problema che le era stato diagnosticato), la sorpresa e la paura per una gravidanza definita a rischio, la difficoltà di completare un tour di cui mancavano ancora molte tappe tutte già sold out.

La musica l’ha accompagnata in tutto questo percorso: Laura Pausini ha continuato ad esibirsi senza annunciare di essere incinta. Se avesse rinunciato al tour “ne avrebbe risentito il lavoro di troppe persone, e il benessere di troppe famiglie“. Paola è nata in una struttura pubblica, l’Ospedale Maggiore di Bologna: “E’ uscita mentre Janet Jackson cantava Again – spiega la popstar, che ha scelto di avere l’accompagnamento musicale durante il parto – Avevo preparato una playlist, una dozzina di canzoni scelte tra quelle che mi piacerebbe fossero le preferite della bambina. Avrei voluto che nascesse durante la mia Celeste. Ma già al primo brano, Again appunto, l’ho sentita piangere. Tutti pezzi romantici: Morricone, Elisa, Giorgia, Gloria Estefan, Etta James“. In gravidanza invece le avevo fatto scoltare solo brani non cantati, nella speranza che da grande la sua Paola scelga di non fare lo stesso mestiere della mamma: “Sarai sempre massacrato, se vuoi fare lo stesso mestiere di un genitore famoso. Se proprio desidera cantare, spero almeno che faccia lirica, o soul, o jazz, o rock, magari heavy metal: tutto ma non il mio genere“.

Laura Pausini in copertina su Vanity Fair

A Paola, nata lo scorso febbraio, è stato dato il nome del compagno della Pausini, Paolo Carta, ma in realtà per la popstar si tratta dell’unione dei nomi dei due genitori: “E’ una fusione: Pao come Paolo, La come Laura. In lizza c’erano anche Alice, Francesca, Silvia, Giulia: avevamo deciso di scegliere dopo aver visto la bambina. Solo che io, nello stordimento dei primi minuti, quel momento l’ho rimosso. Ho saputo dai miei familiari che l’avevamo chiamata Paola, dopo che il mio staff l’aveva già annunciato al mondo intero“. La popstar racconta di vivere in simbiosi con la bambina e che non ha tate, ma se la cava benissimo grazie all’esperienza di Paolo con i suoi tre figli, che adorano la piccola.

In 20 – The Greatest Hits, c’è proprio una canzone dedicata alla bambina che si intitola appunto Paola, ma anche quando canta Se non te, secondo estratto dalla raccolta, Laura Pausini ha confessato in un’intervista a Rtl di pensare sempre alla bambina. Uscito martedì 12 novembre in 47 Paesi, 20 – The Greatest Hits è diventato subito l’album italiano più venduto su iTunes: l’album è stato presentato durante una lunga conferenza stampa durante la quale Laura Pausini si è anche commossa. Ecco il video.

http://youtu.be/sVjvf6xpFUA