Duro colpo alla ‘Ndrangheta inferto dalla polizia olandese che ha stretto le manette ai polsi a Francesco Nirta, boss calabrese latitante dal 2007 ed inserito nella lista dei dieci latitanti più pericolosi d’Italia. Grazie alle informazioni della Squadra Mobile di Reggio Calabria e al Servizio Centrale Operativo, gli agenti olandesi hanno arrestato il boss ad Utrecht. Il 39enne era nascosto lì dove stava conducendo la propria latitanza. Il boss era ricercato dopo essere stato condannato all’ergastolo per diversi reati tra cui associazione mafiosa e omicidio.
Nirta è stato arrestato in un sobborgo della cittadina olandese e probabilmente risiedeva lì da diverso tempo. La Squadra mobile e il Sco erano sulle sue tracce da diverso tempo. La svolta alle indagini è arrivata una quindicina di giorni fa quando gli agenti italiani hanno ricevuto le prime notizie su una sua possibile presenza nel sobborgo olandese. Notizie riscontrate che hanno dato subito inizio alle operazioni coordinate con la polizia olandese. Fino all’arresto avvenuto da poche ore grazie anche al contributo dell’Interpol.
L’Antimafia reggina ha già inoltrato la richiesta di estradizione per il 39enne che, espletate tutte le pratiche formali, verrà trasferito in Italia.
Ad attenderlo ci sarà il carcere a vita per la condanna subita a Reggio Calabria. Francesco Nirta appartiene all’omonima ‘ndrina alleata con la famiglia Strangio. Le stesse due famiglie protagoniste della strage di Duisburg, in Germania. Nirta però non è coinvolto in quegli omicidi ma è stato condannato per un’altra uccisione. Un omicidio risalente alla prima guerra di mafia con la fazione contrapposta dei Pelle.