Stavano preparando un attentato ai danni del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ma sono stati arrestati in tempo dall’Fbi. Due uomini sono stati fermati dagli agenti federali con l’accusa di voler uccidere il presidente. A riferirlo è stato il network televisivo Abc che ha anche fatto il nome di entrambi gli arrestati. Si tratta di Glendon Scott Crawford, 49enne di Galway, nello stato di New York, che secondo gli investigatori, era riuscito a mettere a punto un sistema capace di emettere radiazioni letali per coloro che finivano nella sua portata.
Un sofisticatissimo sistema di attacco che poteva rivelarsi letale e che sarebbe potuto essere azionato dagli attentatori anche a distanza tramite un congegno radiotelecomandato. Era Crawford la mente che aveva partorito il piano omicida e lo strumento di morte. Successivamente per attuare il suo piano ha poi coinvolto il secondo arrestato dai federali. A finire in manette è stat Eric Feight, 54enne, di Hudson sempre nello stato di New York. Il secondo uomo sarebbe servito per fornire appoggio logistico ed attuare l’attacco al presidente.
Secondo le prime ipotesi investigative l’idea di punire il presidente Obama era nata successivamente agli attentati di Boston. Gli investigatori hanno ipotizzato che l’idea di uccidere il presidente derivi dal fatto che i due attentatori ritengano le sue politiche responsabili dell’attentato durante la storica maratona e delle vittime e feriti che ha provocato. Sempre secondo fonti investigative, citate dall’Abc, il piano per mettere a segno l’attentato era già a buon punto. I due attentatori avevano già scelto di nascondere l’arma con la quale avrebbe sferrato l’attacco all’interno di un furgoncino e si apprestavano a farlo quando sono stati scoperti.