Homeland sta andando in onda con la seconda stagione e la critica sembra schierarsi sempre a suo favore, ma il Libano non è altrettanto affascinato dal serial di Showtime, anzi, sta valutando se fargli causa. Nelle prime due puntate dello show, Beirut, la sua capitale è presentata come una terra di terroristi e il nascondiglio di uno dei principali nemici degli Stati Uniti e membro di Al-Qaeda, Abu Nazir (Navi Negahban). Il ministro del turismo del Libano Daby Abboud ha accusato Homeland alla rivista Executive “Questo tipo di film danneggiano l’immagine del Libano. Non è giusto nei nostri confronti e non è vero. Non ritrae la realtà. Vogliamo agire. Vogliamo scrivere ai registi e ai produttori e chiedergli di scusarsi. E stiamo valutando un’azione legale contro il regista e il produttore. Questa serie ha molti spettatori, e se promuove il Libano come un Paese non sicuro questo avrà delle ripercussioni sul turismo. Significa che un sacco di stranieri staranno alla larga se crederanno in ciò che vedono. Beirut è una delle capitali più sicure al mondo, più sicura di Londra o New York.” Il tempismo delle sue dichiarazioni però non è stato dei migliori, purtroppo due giorni dopo un’autobomba ha ucciso 8 persone in pieno centro.