Non ci sono confini per le potenzialità di uno smartphone. A breve, infatti, potrebbe essere abbattuta l’ennesima barriera di questo mondo, considerando il progetto portato avanti da una squadra di ingegneri dell’Università di Rhode Island.
L’idea, più in particolare, consiste in un chip in grado di “leggere” le caratteristiche del nostro sangue, per poi inviare i dati ai centri sanitari più vicini all’utente. Questi riceverà un feedback in meno di 60 minuti, rendendo rapidissimo un processo che, fuori dal web, richiede diversi giorni. Sarà sufficiente collocare una goccia di sangue in una sottile cartuccia, a sua volta “letta” da un biosensore, il cui valore si aggira addirittura sui 3.200 dollari. Non è un caso che si stia lavorando duramente per diminuirne costi e dimensioni.