Sarri vive un formidabile paradosso. Tanti record ma zero tituli. E’ un ossimoro straordinario che divide i tifosi ed accende discussioni feroci. Sarrismo Gioia e Rivoluzione paragona Sarri al Buon Pastore. I detrattori sono scatenati. Nascono partiti e sette che si contrappongono quotidianamente nei bar, sui social e nei media. Appassionante come da tempo non accadeva. Suggerisco alle fazioni in campo maggior equilibrio. In questo momento Sarri va tutelato come un panda o la pizza napoletana. A patto che faccia tesoro degli errori compiuti. Tocca alla società, invece, intervenire in modo robusto nel mercato di Gennaio per colmare le lacune dell’organico dopo gli infortuni di Milik e Ghoulam. Anche Sarri però deve fare un ulteriore salto di qualità con una più razionale gestione di tutto l’organico e l’adozione di alternative tattiche di gioco.
Salvate il soldato Sarri dall’ondata di critiche spropositate che gli sono piovute addosso, dopo i due pareggi casalinghi contro Juventus e Fiorentina e dopo il mancato passaggio agli Ottavi di Champions primo traguardo stagionale sfumato per il Napoli. Ma non difendete Sarri ad oltranza e senza spirito critico perchè il danno sarebbe analogo.
Sarri è in errore grave quando non considera l’arrivo degli Ottavi un traguardo decisivo per la crescita internazionale ed economica degli azzurri. 4 sconfitte su 6 gare disputate, la peggior Champions di sempre, devono indurre ad una profonda riflessione a partire dalla gara disputata in Ucraina dove Sarri si è ostinato a far giocare Hamsik in evidente affanno di condizione ed ha rinunciato in partenza allo scatenato Mertens preservandolo per il derby contro il Benevento. Scelte errate che hanno provocato un notevole danno economico e sportivo al club.
In campionato Sarri è colpevole di aver gestito male la rosa. Il minutaggio degli attaccanti di rincalzo è infinitesimale con conseguente stress del trio delle meraviglie Insigne, Mertens, Callejon. Contro squadre mediocri come Cagliari e Benevento possibile non potessero giocare Giaccherini&Company?
Nondimeno il Napoli è secondo in Campionato, ed è in corsa sia per la Coppa Italia che per l’Europa League. Tutti traguardi alla portata degli azzurri anche per merito di Sarri. La stagione entra nel vivo, gli applausi al belgioco fanno piacere. Ma alla lunga stuferanno anche il sarrista più incallito se non giungeranno risultati importanti in Campionato, Coppa Italia ed Europa League. Nessuno s’illuda: se il Napoli secondo suscita tante critiche, il Napoli con zero tituli a fine stagione scatenerebbe l’ordalia più funesta. Sarri lo sa bene! Ed è il primo ad esser convinto che il Premio come miglior allenatore può gratificare ma non basta ad entrare nella Storia. La Storia la scrivono i vincitori che portano trofei e scudetti nelle bacheche.
Commento condivisibile e molto corretto.