E’ costata cara la crociata contro la pirateria informatica al presidente francese Nicolas Sarkozy. Nei giorni scorsi, tutti i transalpini che hanno cercato la parola “con” (per la traduzione, è sufficiente cliccare su questo link), sono stati reindirizzati direttamente alla pagina Facebook dedicata allo stesso Sarkozy. Un caso senza precedenti, non tanto in riferimento al Google Bombing, pratica poco trattata dai media, ma in riferimento alla politica francese.
A dirla in tutta, in Francia sono divisi sulle cause che hanno portato gli hacker ad un’azione di questo tipo: alcuni, infatti, tendono a vedere il tutto come il più classico degli scherzi. Il paradosso è che, ad oggi, il Google Bombing non è considerato un reato, per la ricerca degli avversari del leader politico francese.