Blake Lively è perfetta per Adaline – L’eterna giovinezza, stasera in prima tv su Canale 5 alle 21.10. Mix di bellezza raffinata, eleganza d’altri tempi, accensioni romantiche, è l’attrice ideale come protagonista d’un racconto che è insieme melodramma, commedia fantastica, romance.
Adaline nasce nel 1908: a 27 anni dopo un incidente d’auto, in virtù d’un singolare fenomeno fisico, smette d’invecchiare. L’eterna giovinezza, un sogno. Che per Adaline diventa un incubo. La sua bellezza immutabile crea diffidenza. E lei, temendo di diventare una cavia da laboratorio – siamo agli anni del maccartismo, nei quali il “diverso” è guardato con sospetto – decide di sparire.
Ogni dieci anni cambia identità e città. Questo vuol dire lasciare l’amata figlia, che ormai pare sua sorella e tra un po’ sembrerà sua madre. Rinunciare alla vita, all’amore: impossibile, dice, legarsi a un uomo con cui non poter invecchiare insieme. Adaline ha sempre rispettato il programma: eppure nel suo passato una grande passione sembra esserci stata, e per una volta tenere fede agli incrollabili princìpi deve esserle costato.
Giunti ai nostri giorni, quando una giovane bibliotecaria che vive a San Francisco è sul punto di sparire ancora, ecco comparire un uomo che incrina nuovamente le certezze di Adaline. Ellis (Michiel Huisman) è un concentrato di virtù romantiche: colto, ricco, filantropo, corteggiatore volitivo ma garbatissimo. Che farà stavolta Adaline? Lo scenario s’ingarbuglia quando conosce il padre di Ellis, William (Harrison Ford), a cui lei ricorda sin troppo un altro tempo e un’altra donna.
Nonostante i paradossi temporali di partenza, al film interessano soltanto i paradossi del cuore. Adaline è un melodramma in piena regola, con agnizioni, colpi di scena, palpiti sentimentali. Attraversando l’intero secolo, il personaggio principale suggerisce al film il ritmo del racconto, che si muove tra decenni di cui fa sentire il profumo, lo stile, le mode. Lo spettatore vien fatto scivolare tra gli swinganti anni Quaranta, i minacciosi Cinquanta, i rivoluzionari Sessanta in cui ogni sogno sembrava potersi realizzare – anche quello dell’amore.
La colonna sonora restituisce la dolcezza e l’amarezza del tempo, coi Jefferson Airplane di Comin’ back to me, il Bob Dylan di Simple twist of fate che, guarda caso, racconta d’una donna innamorata che inspiegabilmente abbandona il suo uomo. “Lui si svegliò e lei se n’era andata / non vide niente tranne l’alba. / Scese giù dal letto e si vestì, / spinse indietro le persiane. /Trovò un biglietto che lei gli aveva lasciato / ma non riusciva a concentrarsi / su nient’altro che un semplice scherzo del destino”.
Ed è proprio la storia di Adaline: che scappa ancora una volta, lasciando Ellis con un biglietto che non spiega nulla. Troverà stavolta il coraggio per prendere nelle mani il suo destino? Adaline, si sarà capito, è uno spettacolo romantico vecchio stile, che strizza l’occhio allo spettatore con tocco nostalgico e vintage, accompagnandolo per mano attraverso epoche che sembrano tutte migliori dell’attuale, quando esistevano ancora buone maniere e principi azzurri.
Adaline – L’eterna giovinezza (The Age of Adaline, 2015), di Lee Toland Krieger, con Blake Lively, Michiel Huisman, Harrison Ford, stasera in prima tv su Canale 5 alle 21.10