“Quando siamo arrivati all’abituale momento della firma del contratto, hanno deciso di non firmarlo”. Questa è la versione di Eliana Guerra, produttrice esecutiva di X Factor 10 per FremantleMedia sul caso Jarvis.
L’aggiornamento, comunicato durante la conferenza stampa di oggi, che si è tenuta a Milano, è stato però anticipato da Michele Monina che invece ha continuato ad approfondire i reali motivi dell’addio dei Jarvis al talent show di Sky Uno.
Un nuovo post su linkiesta scende nel merito di contratti e clausole da rispettare pena risarcimento del danno che si avvicina alla stratosferica cifra di 200.000 euro. I Jarvis non hanno firmato il contratto imposto dalla produzione a tutti i concorrenti perché – al di là del contenuto – non era possibile chiedere di visionarlo per discuterne con il proprio staff di lavoro.
Una gestione completa e totale del gruppo nei prossimi anni, con un compenso scarso e clausole da non sottovalutare, unitamente all’impossibilità di discuterne con avvocati e proprio enturage: è questo che ha fermato i Jarvis.
Sui social di X Factor si continua a parlare di “motivi personali” e le risposte fornite dalla produzione non spiegano adeguatamente il caso. Michele Monina ha però visionato tutti i documenti in questione e portato all’attenzione dei fan del programma dettagli rilevanti. Il regolamento è, infatti, stato reso noto dopo l’inizio del programma: ai ragazzi veniva chiesto di firmarlo senza avere idea del contenuto e senza potersi consultare con nessuno.
La lettera di diffida nei confronti del gruppo è datata 8 agosto 2016.
Si parla di “adempiere all’obbligo di sottoscrizione del Contratto da Finalista di cui agli Accordi Fasi Successive entro il termine previsto dall’art. 1454 c.c., con espressa avvertenza che, in mancanza, Fremantle procederà alla citazione in giudizio dei summenzionati per il ristori di tutti i danni subiti e subendi, senza ulteriore avviso”.
L’approfondimento di Michele Monina è disponibile su linkiesta.