“Un virtuoso filo rosso, che unisce mondi lontani solo in apparenza, con artisti provenienti da Repubblica Ceca, Portogallo, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Germania, Francia, Spagna, Belgio e Austria per realizzare workshop nei quartieri più vulnerabili della Campania, nei quali i teatri, le associazioni culturali locali, che credono nell’arte come strumento di condivisione, inclusione e partecipazione attiva, rappresentano un presidio di civiltà e di crescita sociale”. È uno dei principali obbiettivi della settima edizione di “Quartieri di vita. Life infected with Social Theatre!” il Festival di formazione e teatro sociale della Fondazione Campania dei Festival, ideato dal direttore artistico Ruggero Cappuccio e realizzato con il sostegno della Regione Campania, del Ministero della Cultura e di EUNIC Global, in partenariato con i Cluster Eunic – European Union National Institutes for Culture di Roma e Napoli.
Un format ormai collaudato con un programma che coinvolge 11 Paesi europei come ogni anno, ad opera di alcuni dei principali gruppi teatrali impiegati instancabilmente e con passione nelle periferie del territorio campano dove avranno la possibilità di confrontare le loro esperienze con registi internazionali a contatto da sempre con luoghi e contesti di marginalità.
Nella seconda giornata di prove aperte di “Quartieri di vita”, oggi primo dicembre, al teatro Colosseo di Baiano (Av), il regista slovacco Lubomir Martin Bukovy e Francesco Scotto della Cooperativa Proteatro porteranno in scena i frutti del loro laboratorio teatrale con artisti e corsisti del territorio. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Istituto Slovacco di Roma. Successivamente faranno poi tappa a Grazzanise, in provincia di Caserta, alle 16, nella scuola secondaria di primo grado – plesso “Gravante” – il regista polacco Christian Costa e Antonio Nardelli dell’Associazione Teenspark dirigeranno i migranti che hanno partecipato al loro workshop in uno spettacolo che si avvale del sostegno collaborativo dell’Istituto Polacco di Roma.
Il terzo e ultimo appuntamento di “Quartieri di Vita” coinvolge gli abitanti di Piscinola, Marianella, Chiaiano e Scampia dove opera, da oltre trenta anni, il Teatro Area Nord.
La prova aperta al pubblico, realizzata in collaborazione con l’Istituto Culturale Lituano di Roma, andrà in scena stasera alle 20 al TAN-Teatro Area Nord di Napoli. Lello Serao, co-direttore artistico del Teatro Area Nord e di Teatri Associati di Napoli, e gli artisti lituani Rimantas Ribaciauskas e Mantas Janciauskas, daranno forma e vita sul palcoscenico al laboratorio che hanno tenuto per alcuni abitanti dell’VIII Municipalità di Napoli.
“Non sarà uno spettacolo ma la tappa di un processo – spiega Lello Serao – che abbiamo iniziato per raccontare al femminile le ansie, le gioie, le fatiche, le paure di un cambiamento e di una visione non stereotipata della vita all’interno delle Vele, raccontata da chi le abita, le vive e lotta per un futuro di dignità e di emancipazione”.
“Entrambi siamo cresciuti nelle strade di due grandi città della Lituania del primo periodo post-sovietico, quando la vita era piuttosto selvaggia – affermano Rimantas Ribaciauskas e Mantas Janciauskas -. Forse è per questo che siamo attratti da temi sociali difficili, storie ai margini e aree problematiche. Ci affascina il modo in cui Scampia viene ritratta dai media e dai telegiornali, ma sentiamo, anche se non abbiamo mai visitato Napoli prima, che l’immagine del territorio è unilaterale. Quindi veniamo a Scampia, dove ci sono gli edifici delle Vele, per entrare in contatto con le persone e individuare storie che racconterebbero a noi più che ai media. Se la nostra ricerca ha successo, ci auguriamo che da essa possa nascere qualcosa di interessante”.
Grande attesa dunque per una prova teatrale che amplia i confini del quartiere proiettandola in una dimensione internazionale dove i problemi delle periferie trovano punti di contatto e di interesse comune ma anche di stimolo e creatività per consolidare le rispettive esperienze sul territorio.