Per fare dignitosamente fronte al caro carburanti il Governo ha prorogato ancora il taglio delle accise: non poteva essere che così dato che i prezzi di benzina e diesel continuano a salire senza sosta. In realtà, si sperava che si potesse anche fare di più per calmierare la situazione, come nel caso del provvedimento di un tetto massimo di prezzo da adottare nel corso dell’estate, durante gli esodi vacanzieri (cosa che, purtroppo, finora non è arrivata).
Nel frattempo, il ministro dell’Economia Daniele Franco e il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani hanno provveduto a firmare il Decreto Interministeriale per la proroga del taglio delle accise fino al 2 agosto. La misura era già stata prorogata fino all’8 luglio, cosa che si è ripetuta adesso, pur restando una modifica temporanea e non strutturale. Tante associazioni dei consumatori non si sono detti soddisfatti della manovra, che, a loro giudizio, non risolve affatto la situazione, divenuta insostenibile per le tasche degli italiani. Il taglio delle accise ammonta a 0,25 cent/litro più IVA per benzina e diesel, ed a 8,5 cent/litro più IVA per il GPL.
Stando ai dati forniti da Quotidiano Energia, il prezzo medio della benzina è attualmente di 2,075 euro/litro in modalità self-service e di 2,209 euro/litro in modalità servito. Quanto al diesel, il prezzo è di 2,040 euro/litro in modalità self e di 2,179 euro/litro in modalità servito. Il prezzo del GPL, invece, oscilla tra i 0,835 ed i 0,853 euro/litro, col metano compreso tra i 1,809 ed e 1,919 euro. Come potete vedere, le cose stanno andando di male in peggio, complici anche gli effetti della guerra tra Ucraina e Russia, che non accenna ad esaurirsi. Speriamo la situazione possa presto rientrare per il bene collettivo.