Nei giorni scorsi l’hashtag #CancelNetflix ha raccolto su Twitter le proteste di un gran numero di utenti per la presunta rappresentazione sessualizzata dei bambini nel film Cuties – Mignonnes il titolo originale. La spinta polemica si è incanalata poi in una petizione su Change.org – al momento vicina alle 650.000 firme –, nella quale si invita a boicottare la piattaforma in quanto responsabile di aver promosso serie tv e film che deridono le religioni e sfruttano i bambini.
Dopo i chiarimenti di Netflix – dettagliati nel nostro articolo precedente – si legge ora sull’Hollywood Reporter e su Variety la risposta di Maimouna Doucouré, regista di Cuties, secondo la quale la battaglia condotta dal film coincide con quella delle sue voci più critiche. La controversia è iniziata con quel poster… La cosa più importante è guardare il film e capire che combattiamo la stessa battaglia, è il suo commento in merito all’accusa di una rappresentazione eccessivamente sessualizzata di bambine in età prepuberale.
È perché ho visto delle ragazzine attorno a me attraversare così tante situazioni che ho deciso di fare questo film. È un campanello d’allarme: “Dobiamo proteggere i nostri bambini”. Quel che voglio fare è aprire gli occhi alle persone e cercare di risolvere questo problema. [È un film] audace, femminista, ma è importantissimo e necessario aprire un dibattito e cercare delle soluzioni, per me in quanto artista, per i politici e i genitori, e all’interno del sistema educativo. È un problema vero. […] È importante vedere sullo schermo qualcuno che ci somiglia, e crescere con molte possibilità. Quindi naturalmente la diversità e l’inclusione devono essere la chiave per il progresso nel nostro cinema.
Doucouré, che proprio grazie a Cuties ha conquistato un premio per la regia al Sundance, non crede che le critiche al film siano dovute a delle presunte differenze culturali fra il pubblico statunitense e quello europeo. Pensavo che il film sarebbe stato accettato. È stato presentato al Sundance ed è stato guardato da americani; ho incontrato il pubblico e si è reso conto che il film affronta una questione universale. Non riguarda la società francese: l’ipersessualizzazione dei bambini avviene per mezzo dei social media, e i social media sono ovunque. Le persone [al Sundance] erano d’accordo su questo punto, si legge ancora.
Cuties/Mignonnes è disponibile in streaming su Netflix.
USA – FRANCE#cuties pic.twitter.com/6q68jyuJBK
— brokeholder (@brokeholder) September 14, 2020
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