Game of Thrones, la serie fantasy di successo ispirata alla saga di romanzi di George R.R. Martin, è stata anche definita soft porn.
A fare questa dichiarazione in particolare, è stato, qualche giorno fa, Michael Hirst, l’ideatore di Vikings, che ha mostrato apprezzamento per l’ottima sceneggiatura, ma ha evidenziato, appunto, la presenza di troppe scene di sesso.
In particolare le critiche si sono riaccese dopo il terzo episodio di questa quarta stagione di Game of Thrones, in cui, proprio all’ inizio, abbiamo assistito alla scena che mostra Jaime Lannister mentre violenta sua sorella Cersei sulla tomba di Joffrey (anche se, secondo me, lei non era troppo convinta :)).
Proprio a tal proposito, qualche giorno fa, George R.R. Martin ha ricordato in un’intervista rilasciata al New York Times che Westeros non è una Disneyland del medioevo, ed è depravata esattamente quanto il nostro mondo.
Lo scrittore, che è anche produttore esecutivo di Game of Thrones, ha affermato perentorio che omettere le scene di violenza e sesso sarebbe profondamente disonesto dato che entrambi hanno sempre fatto parte di tutte le guerre combattute e, i suoi racconti sono sì fantasy, ma si basano sulla storia.
Senza di esse, si perderebbe il tema centrale della saga, sia letteraria che televisiva, è l’uomo il vero mostro, non gli Orchi o i Signori Oscuri.
Siete d’accordo con Martin o vorreste un Game of Thrones più pudico?