Da alcune ore a questa parte si parla molto di uno smartphone molto atteso dal pubblico italiano, come il cosiddetto Google Pixel 3a. A dirla tutta, nelle ore antecedenti alla presentazione ufficiale dello smartphone erano trapelate diverse indiscrezioni sulla sua scheda tecnica, come del resto avrete notato attraverso il nostro articolo di inizio settimana. Ora però possiamo passare dalla teoria alla pratica, ma soprattutto prendere in esame punti di forza e di debolezza di un dispositivo destinato a far parlare molto di sé nel corso dei prossimi mesi.
Ci sono tre aspetti che a mio modo di vedere devono essere analizzati. In primo luogo la batteria, perché stando alle prime notizie raccolte sulle caratteristiche hardware del nuovo Google Pixel 3a, attraverso una ricarica di appena 15 minuti potremo assicurarci un’autonomia di 7 ore. A fronte di una componente da 3.000 mAh, e dunque perfettamente in media coi device di questa fascia, abbiamo pertanto un valore aggiunto non trascurabile che potrebbe fare la differenza per il pubblico. Soprattutto per chi ci tiene molto ad un aspetto simile.
Attenzione però anche ad elementi nell’analisi di Google Pixel 3a. Ad esempio, il processore Snapdragon 670, per quanto possa garantire determinati standard in termini di performance, non è certo l’ultimo arrivato sul mercato. Lo stesso discorso potrebbe essere fatto sul fronte memoria, in particolare quella da 4 GB per quanto concerne la memoria RAM, mentre quella interna da 64 GB è nello standard. Senza infamia e senza lode fotocamera posteriore da 12 megapixel dual pixel.
Si arriva poi a questioni commerciali, con l’uscita del nuovo Google Pixel 3a prevista in Italia a partire da oggi 8 maggio, mentre il prezzo di listino è stato fissato a 399 euro per il nostro mercato. Un po’ troppo considerando quanto emerso finora con la sua scheda tecnica?
Senza infamia e senza lode la fotocamera? Quella fotocamera fa praticamente foto pari al Pixel 3 che è considerato IL cameraphone per eccellenza. E voi invece? Guardate al numerino e al fatto che è singola. Anche facendovi un giro sugli altri articoli pubblicati in rete potevate evitare questo grave errore.