Il 4 marzo 1966 John Lennon pronunciò la famosa frase sui Beatles “più famosi di Gesù“ – in realtà usò la formula “più popolari” – che scatenò feroci polemiche negli Stati Uniti e che costrinse lo stesso Lennon a doversi spiegare.
I Beatles “più famosi di Gesù”
Il 4 marzo 1966 il quotidiano britannico Evening Standard pubblicò un’intervista rilasciata da John Lennon al giornalista Maureen Clave. In mezzo c’era il virgolettato che in un attimo entrò nella storia:
“Il cristianesimo svanirà. Svanirà e si restringerà. Non ho bisogno di discutere su questo; ho ragione e verrà dimostrato che ho ragione. Siamo più popolari di Gesù ora; non so quale morirà per primo tra il rock’n’roll o il cristianesimo. Gesù era a posto, ma i suoi discepoli non lo erano altrettanto”.
Di lì a poco i Fab Four sarebbero partiti in tour per gli Stati Uniti, e proprio dal Nuovo Continente arrivarono moti di feroce dissenso con manifestazioni anti-Beatles, “colpevoli” di aver oltraggiato la religione nella persona del biblico Messia. Inevitabilmente, le polemiche raggiunsero lo stesso Lennon, che si trovò costretto a spiegare quale fosse il suo reale messaggio.
Il chiarimento di John Lennon
“Non ho mai detto che i Beatles siano migliori di Dio o di Gesù. Ho soltanto voluto intendere che la gente, i giovani in particolare, si interessano di più dei Beatles che non di Gesù e della religione”.
Questo disse John Lennon il 13 aprile dello stesso anno, ma non mancarono le severe prese di posizione dalla Santa Sede. In quel tempo, infatti, su L’Osservatore Romano fu pubblicata una condanna contro quella “sciagurata frase” pronunciata dall’artista. Qualche anno più tardi, tuttavia, sulla stessa testata fu pubblicata una sorta di riabilitazione del quartetto di Liverpool. Nell’articolo si leggeva:
“Certo non sono stati il migliore esempio per i giovani del tempo, ma neppure il peggiore (…) Più che rammaricarsi di cosa non è stato, è forse più interessante porsi la domanda su come sarebbe la musica leggera senza i Beatles”.