Non c’è serenata, convivio né lezione di musica in cui La Canzone Del Sole di Lucio Battisti non sia presente. Tre accordi: La Maggiore, Mi Maggiore, Re Maggiore, riproducibili anche dal neofita che si ritrova con la sola terza lezione di chitarra. Non è tutto qui, ovviamente: La Canzone Del Sole è una delle canzoni più belle della musica italiana con quel romanticismo pop ammiccante e quel poetico giro d’archi che inevitabilmente ci fa chiudere gli occhi.
La Canzone Del Sole di Lucio Battisti
La Canzone Del Sole di Lucio Battisti uscì come singolo nel novembre 1971 con la canzone Anche Per Te nel lato B. Nel 2008 Mogol spiegò a Musical News che scrisse quel testo ricordando la sua infanzia, quando da piccolo trascorreva le vacanze estive a Silvi Marina (Teramo). Lì conobbe Titty, bambina come lui.
Con La Canzone Del Sole Mogol rievocò i suoi ricordi d’estate, quando tutto era spensierato e leggero e non appesantito dai sensi di responsabilità e dalle pulsioni. Per questo il brano racconta due momenti distinti della vita, scanditi dall’età dei giochi e dall’età dei primi amori.
- La
- Battisti,
Il significato
Un ragazzo e una ragazza si incontrano dopo tanti anni. Entrambi, cresciuti, erano rimasti ai momenti di gioia delle giornate trascorse al mare e ai giochi sull’erba, ma quando si ritrovano l’uno di fronte all’altro scoprono il turbamento (“mi fai paura”) che li mette alla prova: i due sentono un desiderio che li spaventa. Come un tempo, abbandonano le biciclette sul prato e si distendono all’ombra.
“Ti cade il fiore dalla bocca e poi, oh no, ferma ti prego la mano!”. Quindi il narratore si accorge che ciò che prima era “chiaro e trasparente” ora è un “mare nero”, disturbato, per questo si chiede: “Cosa vuol dir ‘sono una donna ormai’?”, e chiede alla ragazza: “Quante braccia ti hanno stretto?” e soprattutto: “La fiamma è spenta o è accesa?”.
Infine, la rivelazione: ciò che vede sono “occhi di una donna ancora pieni d’amore” e il sole, che dà il titolo della canzone, è il tempo in grado di modificare i corpi e i desideri.
Mi permetto di segnalare che ci sono degli errori; ecco le dichiarazioni dello stesso Mogol: –“La canzone del sole fu ispirata da una bambina che abitava di fianco a casa mia, in via Clericetti a Milano, una fanciulla bionda di un anno o due più grande di me con la quale sono cresciuto fino a circa dieci anni. Immagino di incontrarla da grande e ricordo “le bionde trecce, le tue calzette rosse” e i primi tentativi di sesso, primi approcci di due persone assolutamente ingenue che non sanno nemmeno come si fa e che comunque hanno questa grande curiosità per il proibito, questo tentativo di ispezionarsi, con le paure tipiche infantili. Improvvisamente c’è il richiamo ad una realtà odierna con la gelosia che subentra nel bambino diventato adulto, ma che ancora vede la sessualità come qualcosa di oscuro, come un mare nero. Il mare nero è l’inquinamento che comincia la sua opera di distruzione, è il dispiacere per il degrado che cresce con l’età e che porta anche a queste forme di estremo possesso, e perciò si fanno tante domande inutili, per una forma di autodifesa. C’è un flash-back che riporta a un periodo in cui tutto era trasparente, contrapposto all’inquinamento provocato dalla perdita dell’innocenza. […] Le ombre e i fantasmi della notte quando c’è la luce si trasformano, e tutto quello che sembrava un incubo e sapeva di mostri e di incertezze alla fine assume sembianze chiare e limpide. Le storie sentimentali che lei aveva vissuto non sono più viste come cose negative, ma solo come frutto di interpretazioni, fuorviate dall’unico vero sentimento forte e difficilmente accettabile: l’abbandono dell’adolescenza”. –Le dichiarazioni di Mogol sono tratte dal libro Umanamente uomo di Gianmario Fontana del 1999, confermate anche nel libro della Minerva edizioni del 2021.– ps: l’unico nesso con Silvi Marina, era il ricordo del mare trasparente, ma non centra niente con la ragazza di nome Titty.