Succession acchiappatutto ai Golden Globes 2024, The Crown si consola con una sola vittoria

Succession conquista la serata dei Golden Globes 2024, confermandosi per la quarta e ultima volta miglior serie drammatica.

Credits: HBO/SKY


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Succession conquista la serata dei Golden Globes 2024. Per la quarta e ultima volta, la serie HBO si conferma la miglior serie drammatica. The Crown, uno degli show di punta di Netflix, che in passato faceva incetta di premi, deve accontentarsi di un’unica statuetta.

Oltre a vincere ai Golden Globes 2024 come miglior serie drama, Succession porta a casa la statuetta per miglior attrice drammatica a Sarah Snook (che batte competitors come Emma Stone), miglior attore drammatico a Kieran Culkin (nella stessa categoria erano nominati anche i colleghi Brian Cox e Jeremy Strong), miglior attore non protagonista a Matthew Macfadyen (nella stessa categoria, nominati anche gli altri attori di Succession, Alan Ruck e Alexander Skarsgård).

The Crown torna a casa con il Golden Globe alla miglior attrice non protagonista ad Elizabeth Debicki (che ha interpretato Lady Diana nella quinta e sesta stagione).

“Speravo di non dovermi alzare! Kieran di solito è più bravo nei discorsi”, ha dichiarato Sarah Snook, quando è salita sul palco a ritirare il premio. “Vuoi alzarti tu? Prendilo”, ha detto salendo sul palco prima di ringraziare il creatore Jesse Armstrong e la sua famiglia. “Questo show ha cambiato la mia vita, e tutti i presenti sono stati fantastici. Il cast e la troupe sono stati fantastici. Questo è stato un lavoro di squadra. È sempre stata una squadra e questo è ciò che ha reso lo show fantastico.”

Kieran Culkin ha invece scherzato sul fatto di aver battuto Pedro Pascal, che era nella sua stessa categoria: “Suck it, Pedro!” e poi ha iniziato col discorso. “Sono stato nominato per un Golden Globe circa 20 anni fa, e quando quel momento è passato, ricordo ancora di aver pensato, non tornerò mai più in questa stanza. “Ma grazie a ‘Succession’, sono stato qui un paio di volte. Questo non è mio, è per la squadra. Voglio ringraziare tre donne straordinarie nella mia vita: il mio manager, senza il quale non avrei avuto una carriera, mia moglie Jazz, per aver sopportato questo e tutto ciò, e la mia meravigliosa mamma.”

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