La morte di Ozzy Osbourne smentita dal diretto interessato: “Non andrò da nessuna ca**o di parte”, cos’è successo

Ozzy Osbourne è morto? No, ma secondo un video YouTube ci avrebbe lasciati. Ecco la sua smentita

morte di ozzy osbourne

Ph: John Mathew Smith/Wikimedia


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Della morte di Ozzy Osbourne si parla spesso, con fake news che raggiungono il Principe delle Tenebre per via delle sue condizioni di salute che lo stanno tenendo lontano dai concerti. Le ultime sono circolate su YouTube nei giorni a ridosso del Natale, per questo l’ex frontman dei Black Sabbath si è trovato costretto a smentire.

La morte di Ozzy Osbourne è una fake news

Durante lo speciale di Capodanno di The Osbournes andato in onda il 26 dicembre, Ozzy Osbourne ha smentito una fake news sul suo conto. Il cantautore ha fatto presente che un video comparso su YouTube dal titolo Celebrities Who Died Today riportava una sua foto.

Il commento di Ozzy Osbourne: “Non sono ancora morto! Non sono ancora morto!”, ha detto la rockstar per poi rincarare la dose: “Non andrò da nessuna ca**o di parte, prima di morire farò qualche concerto!”.

In seguito Ozzy ha ringraziato i fan che gli hanno segnalato la notizia. Una bufala che la moglie Sharon commenta con “str**zi malati”, riferendosi agli autori.

Come sta Ozzy Osbourne

A settembre Ozzy Osbourne è stato sottoposto all’ultimo intervento per riparare definitivamente i danni causati da una brutta caduta del 2019 mentre già lottava contro una brutta polmonite.

Intervistato da Piers Morgan, aveva detto: Sono stati cinque anni di assoluto inferno per me e per la mia famiglia. Loro sono stati di grande supporto. Nel mese di maggio l’ex Black Sabbath aveva sfogato la sua frustrazione per la lunga lontananza dal palco:

Una volta feci questo concerto al Nassau Coliseum di New York. Mentre arrivavo alla venue, persi la voce. Il pubblico era già là e pensai: ‘Ora che ca**o faccio?’. Quando andai sul palco provai a cantare e mi regalarono una standing ovation. Preferiscono vederti anche quando non sei al 100% piuttosto che tornare a casa“.

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