Esce Pe’ vula’ nata vota di Rocco Hunt, il nuovo singolo che è un grido di speranza forte e importante. La canzone arriva a sorpresa, annunciata dallo stesso Rocco Hunt sui social che rivela anche le fasi embrionali del pezzo, nato in seguito ad una visita nelle carceri minorili.
“Qualche mese fa ho scritto questa canzone“, dice Rocco Hunt. Il 29 settembre sarà pubblicata e sarà disponibile in radio e negli store digitali. Si tratta di un brano che nasce dal profondo del cuore e che vuole essere un grido di speranza.
“Mi è uscita dal profondo del cuore e in queste ultime settimane, purtroppo, le parole di questo testo sono ritornate ad essere molto attuali. Troppi ragazzi hanno perso la vita ingiustamente in questo gioco di potere, dove alla fine… nessuno vince”, scrive il cantante, che poi racconta di essere stato in visita alle carceri minorili di Airola e Nisida. Da qui è nata l’ispirazione per il titolo e per il testo di Pe’ vula’ nata vota.
“Quando sono stato a visitare le carceri minorili di Airola e a Nisida, ho visto negli occhi di quei ragazzi qualcosa che li accomunava: dopo aver sbagliato avrebbero dato tutto “Pe’ vula’ nata vota”. Con questo brano vorrei arrivasse un grido di speranza forte e chiaro: è meglio una capanna dove si ride che un castello dove si piange. Il sogno di una vita migliore che ci viene propinato sui social è solo un’effimera illusione. A volte si sta meglio con poco e spesso me lo dimentico anch’io“.
Rocco Hunt ha scritto Pe’ vula’ nata vota con il musicista e producer Valerio Nazo. A ispirare Rocco Hunt l’esigenza di accendere una luce su un tema a lui molto caro. Il brano è ancora più attuale dopo i recenti avvenimenti dove hanno perso la vita Francesco Pio Maimone, freddato nel pieno della movida di Mergellina lo scorso marzo da un proiettile esploso dal rampollo di una nota famiglia criminale per futili motivi, e Giovanbattista Cutolo, musicista di 24 anni, ucciso a colpi di pistola a fine agosto da un sedicenne in piazza Municipio a Napoli per una lite per un parcheggio.