Stupro di gruppo a Palermo, gli artisti condannano la violenza sui social: Paola Turci, Fiorella Mannoia e tanti altri

Paola Turci, Fiorella Mannoia, La Rappresentante Di Lista e tanti altri: ecco i messaggi degli artisti per condannare l'ennesimo stupro di gruppo

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Ph: Daniela/Wikimedia


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Dopo lo stupro di gruppi a Palermo, gli artisti non si danno pace. Da giorni dalle loro bacheche non fanno che lanciare messaggi di condanna e sensibilizzazione. Gemitaiz, tra questi, ha mostrato alcuni screenshot di una chat Telegram nella quale gli iscritti (tutti utenti dal nick fittizio) chiedono addirittura di visionare il video girato da uno degli aguzzini.

Tra i più attivi nel dibattito c’è di sicuro Ermal Meta, che oltre a condannare senza mezze misure i fatti di Palermo, da giorni sta pubblicando nelle storie Instagram le esperienze di alcune follower che, purtroppo, si sono ritrovate protagoniste di fatti simili. Il cantautore di Vietato Morire scrive: “Quando stupri una donna non le infliggi solo un danno fisico, uccidi il suo futuro […] Lo stupro è un crimine contro l’umanità intera”.

Paola Turci parla di “un’altra, non uccisa ma disintegrata e si chiede: “Cosa potrà fermare una volta per tutte questa orda di uomini violenti capaci solo di fare del male?”.

Fiorella Mannoia puntualizza: “Il sesso senza consenso è stupro, punto”. Nina Zilli non dà tregua nemmeno agli hater nascosti dietro profili fake, ai quali risponde senza mezzi termini invitandoli a tacere. Il loro è chiaramente un vigliacco tentativo di creare flame sull’argomento più toccato degli ultimi giorni, e diciamo “vigliacco” perché sputare veleno senza metterci faccia e nome ha un solo nome.

La Rappresentante Di Lista pubblica uno striscione firmato dal collettivo Non Una Di Meno: “Lo stupratore non è malato, è figlio sano del patriarcato”. Frankie Hi-Nrg MC chiede a tutti gli artisti, specialmente quelli più giovani, di prendere una posizione contro quanto accaduto a Palermo e contro quanto accade ogni giorno.

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