Con un po’ di scontatezza, se pensiamo anche al caos post-Sanremo 2023 con Rosa Chemical, Fedez e Blanco messi sulla graticola, sul frontman dei Placebo potrebbe essere aperta un’inchiesta. Nei giorni scorsi, infatti, Brian Molko ha inveito contro Giorgia Meloni dal palco dello Stupinigi Rock Park di Nichelino (Torino) inviando all’indirizzo del premier insulti come “fascista, razzista” e anche “pezzo di me**a”.
Brian Molko e il centrodestra
Un atteggiamento ripreso dai presenti e che, inevitabilmente, potrebbe avere delle conseguenze. Le posizioni di Brian Molko sul centrodestra sono ben chiare, così come sono note le sue performance al limite tra il teatrale e il provocatorio di cui l’Italia è spesso stata location prediletta. Ci viene in mente – e come dimenticare? – quella volta in cui sul palco del Festival di Sanremo 2001, dopo l’esibizione sulle note di Special K, Molko fece crollare la testata dell’amplificatore tra i fischi del pubblico.
Poco dopo sfidò il pubblico allargando le braccia e fissando i presenti negli occhi, per poi lasciarsi andare in un inchino e sparire dietro le quinte. Più volte il pubblico ha cercato di far passare Brian Molko per persona non gradita, ma i concerti dei Placebo nello stivale non mancano mai e oggi, specialmente dopo la pubblicazione dell’ultimo album Never Let Me Go, la band britannica è ancora richiestissima.
Brian Molko contro Berlusconi nel 2010
Chi ha memoria ricorderà l’esibizione dei Placebo al Lucca Summer Festival nel 2010. In quell’occasione la band di Brian Molko, sulle note del brano Soulmates, modificò il testo indirizzando un messaggio contro Silvio Berlusconi senza mezze parole. Lo fece in inglese, a differenza di quanto accaduto nel Torinese dove si espresso in lingua italiano.
Per la precisione, disse: “So fu*k Berlusconi, fu*k his motherfu*king playmates and his lies”. Letteralmente: “Si fancu*lo a Berlusconi, fancu*o ai suoi fo**uti amici e le sue bugie”.