Topolino si avventura nel mondo 3D. Una vera e propria rivoluzione per il fumetto più letto e famoso in Italia e nel Mondo. Topolino ha accompagnato la crescita di intere generazioni. Grazie a Topolino miliardi di bambini hanno imparato a leggere ed a fantasticare.
E di Topolino tanti sono rimasti lettori devoti anche in età adulta. Le collezione di Topolino occupano spazi sempre più grandi nelle abitazioni ma nessuno osa disfarsene. Sarebbe come allontanare un amico fidato perché Topolino è molto più di un fumetto. E’ un mondo di sogni, avventure, conoscenze tutto da sfogliare ed esplorare pagina dopo pagina. Adesso anche in 3D.
La rivoluzione tecnologica scatterà con il numero 3522 di Topolino. L’eroe nato dalla fantasia di Walt Disney sarà protagonista, insieme a Pippo e Paperino, di Un viaggio TREmendamente reale. La storia è stata scritta, disegnata e colorata da Claudio Sciarrone che ha utilizzato l’anaglifo capace di donare, con un mix di rossa e blu, al lettore l’illusione della tridimensionalità.
Il lettore di Topolino sarà dotato di occhiali 3D allegati alla rivista ed anche la copertina sarà tridimensionale. Sfogliando il numero 3522 di Topolino si avrà l’impressione vertiginosa di esser sulla montagne russe con i protagonisti della storia di Claudio Sciarrone.
L’annuncio della novità hi-tech ha già messo in subbuglio il popolo di Topolino. Gli abbonati attendono con ansia l’arrivo a casa della rivista. Quelli che si erano temporaneamente separati da Topolino stanno prenotando il numero speciale in edicola , fumetteria e sul sito panini.it. Il numero 3522 è destinato a diventare immediatamente un pezzo pregiato da collezionare. E’ il valore commerciale del primo Topolino 3D è destinato ben presto a salire.
In attesa di poter sfogliare il Topolino 3D, c’è anche curiosità sulla reazione dei lettori. La tecnologia invade ogni ambito ed attimo della nostra vita. Saprà arricchire anche il fumetto rendendo l’esperienza del lettore di Topolino ancora più coinvolgente. O l’immagine tridimensionale rischia di offuscare la fantasia rendendola meno affascinante?
La semplicità di Topolino negli anni 60 e 70 lasciava ampio spazio alla fantasia, inducendo i ragazzi dell’epoca ad elaborare per proprio conto storie, alimentando così la creatività personale. Il giornalino attivava il sogno, in cui ciascuno si immergeva, proseguendo per proprio conto le storie narrate. Era un mondo interiore che nasceva dalla lettura di quei fumetti essenziali perciò non invadenti.
Oggi mi sembra che con la complessità si voglia condizionare troppo. Non penso che una visione tridimensionale di un disegno mi possa catturare più di un segno semplice ed efficace. Era Picasso che diceva che bisogna tornare bambini per essere artisti? Perciò ritengo più efficace e d’impatto un disegno pulito e semplice, che mi lascia la libertà di interagire con la mia essenza rielaborandolo come mio, che una illustrazione in treD, predigerita per me.