Scordato, viaggio stavolta introspettivo nella Basilicata coast to coast

Potrebbe benissimo essere un’opera teatrale quella di Rocco Papaleo, per la quarta volta in carriera dietro la macchina da presa. Nel suo ultimo film, Scordato, un uomo in decadenza fisica e affettiva, per ritrovarsi e raddrizzare la propria vita, ragiona sul passato e sul presente con il sé stesso trentenne


INTERAZIONI: 108

E’ un accordatore il protagonista del film Scordato, un viaggio stavolta introspettivo nella Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo.

Orlando per vivere accorda pianoforti, ma si sente scordato, rotto, piegato da dolori lancinanti. Decide allora di interpellare Olga, interpretata dalla cantante Giorgia, fisioterapista che gli diagnostica una contrattura soprattutto emotiva.

Il protagonista, sempre Papaleo nella doppia veste di attore e regista di Scordato, è allora costretto ad un viaggio emotivo con la versione ancora giovane e speranzosa di sé stesso, visione di quell’età dove tutto era ancora possibile, piena di certezze, passioni, ideali, esattamente il contrario dell’uomo disilluso che è oggi, che si alza svogliatamente ogni giorno ben prima che suoni la sveglia.

Scopriamo allora che il giovane con cui intrattiene dibattiti, litigi e continue conversazioni non è altro che lo stesso Orlando, ma con trent’anni in meno, che nessuno a parte il protagonista può vedere.

Il suo quindi è un viaggio soprattutto emotivo verso il paese natio, Lauria in Basilicata, dove rivive gli eventi che lo hanno cambiato. Parla con il ragazzo che era in una Basilicata sì da cartolina, ma lontana e diversa dalla fotografia del suo primo e splendente film di successo, Basilicata Coast To Coast (2010), trovando qui una terra dai colori più veri della sua prima opera.

Scordato (Rocco Papaleo e Giorgia)

Sono circa sessanta i film a cui ha preso parte Rocco Papaelo, ma solo quattro nelle duplice veste di attore e regista. Dopo il grande successo di pubblico e critica ricevuto da Basilicata Coast To Coast, il suo successivo lavoro, Una Piccola Impresa Meridionale (2012), non ha ottenuto lo stesso successo. La commedia Onda Su Onda (2016), invece, è stata completamente ignorata. Così la gestazione di questa sua quarta opera è stata particolarmente lunga. E’ durata quattro anni, compresi quelli di confronto intenso durante il periodo pandemico.

Dall’altra parte del telefono o della scrivania, a ragionare con Papaleo c’era sempre lo sceneggiatore Walter Lupo che collabora con Papaleo da decenni e che ha firmato anche Scordato. Sul perché della scelta di passare dietro la macchina da presa, Rocco Papaleo ha seraficamente risposto “perché è stato più facile convincere i produttori ad investire su un volto tutto sommato noto come il mio, per fare i film che piacciono a noi”.

In scordato, il viaggio all’indietro nel tempo funziona anche se stenta a decollare nella prima mezz’ora di film. L’interpretazione di Giorgia non è da condannare, considerato che la sua è la primissima volta in veste di attrice, mentre la sua dizione è perfetta, molto più di quella di tanti acclamati attori italiani.

Scordato è un film che per la sua messa in scena sembrerebbe esser tratto da uno spettacolo teatrale. Al centro ci sono i personaggi, i protagonisti, i dialoghi e la nostra storia italiana collettiva dei decenni passati. In attesa che la pellicola approdi sulle piattaforme, Scordato di Rocco Papaleo è ora visibile solo al cinema.