Il 7 aprile 1994 Courtney Love viene arrestata mentre si trova al Peninsula Hotel di Beverly Hills. In quel soggiorno losangelino sta preparando il disco Live Through This, secondo album delle Hole che uscirà il 12 aprile. Quella sera i responsabili dell’albergo hanno chiamato la polizia perché si sospetta che qualcuno degli ospiti abbia avuto un’overdose.
Come riferisce il sergente Robert Smith della polizia di Beverly Hills al Los Angeles Times, Courtney Love si presenta come Courtney Michelle Cobain e con questa identità viene accompagnata al Century City Hospital, dove però non viene ricoverata. I poliziotti la trasportano dunque presso la prigione di Beverly Hills con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Con sé Courtney Love ha anche una siringa ipodermica e altri accessori per il consumo di droghe. Con il pagamento di una cauzione di 10mila dollari, la voce delle Hole viene rilasciata.
Tuttavia, Courtney sta vivendo dei giorni di crescente preoccupazione. Suo marito, Kurt Cobain, ha da poco accettato di disintossicarsi presso il Daniel Freeman Memorial Hospital di Marina del Rey, ma dopo due giorni è fuggito e di lui si sono perse le tracce. Ricordiamolo: siamo al 7 aprile 1994. Courtney Love non sa che suo marito Kurt è già morto. 27 anni, leader di Nirvana, quel marito famoso e tormentato giace privo di vita dal 5 aprile sul pavimento della serra della loro casa sul Washington Lake, nell’East Seattle.
Courtney non sa che Kurt ha scritto una lettera per salutare la famiglia, gli amici, i fan, per poi puntare su di sé un fucile e chiudere con quell’esistenza in cui il successo è diventato opprimente, in cui i trascorsi familiari sono diventati una condanna, seppure in Serve The Servants sembri aver fatto pace con tutti suoi demoni. Courtney lo scoprirà l’8 aprile, quando l’elettricista Gary Smith della Veca Electric arriva nella villa per installare le luci di emergenza. Il corpo di Kurt Cobain è lì, solo e indifeso, da 3 giorni tremendi.