TikTok chiude negli Stati Uniti: alcuni chiarimenti in merito

Tutti i riscontri del caso per il pubblico che intende approcciare in modo corretto l'argomento del giorno

TikTok chiude

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TikTok chiude negli Stati Uniti, stando almeno alle indiscrezioni che hanno preso piede oggi 16 marzo in giro per il mondo. Questione che va chiarita ed approfondita in queste ore, anche perché i fraintendimenti sono sempre dietro l’angolo in situazioni simili. Dopo i disservizi analizzati di recente anche sul nostro sito, proviamo a capire cosa stia accadendo in questa fase, anche perché eventuali provvedimenti così drastici potrebbero avere per forza di conseguenze anche per l’Italia e per chi ha deciso di puntare tanto su questa piattaforma.

Voci secondo cui TikTok chiude negli Stati Uniti: alcuni precisazioni sull’argomento del giorno

Per quale ragione alcuni siti titolano con “TikTok chiude negli Stati Uniti” oggi? Per approcciare al meglio questa storia, come accennato, occorrono alcuni chiarimenti in merito. Sostanzialmente, i rumors di oggi affermano che l’amministrazione Biden pare stia chiedendo che i proprietari cinesi di TikTok, ByteDance, maturino la decisione di vendere le loro quote. Diversamente, si potrebbe arrivare a provvedimenti drastici, coi quali si rischierebbe di non poter più utilizzare l’applicazione negli USA.

Alcune informazioni più specifiche in merito sono arrivate dal Wall Street Journal, secondo cui si dice che la richiesta provenga dal Committee on Foreign Investment negli Stati Uniti, una task force federale multi-agenzia che sovrintende ai rischi per la sicurezza nazionale negli investimenti transfrontalieri. Il quadro diventa più chiaro se consideriamo che a febbraio l’amministrazione Biden ha ordinato alle agenzie federali di rimuovere TikTok dai dispositivi governativi. Insomma, c’è evidentemente tensione tra le parti.

TikTok chiude? Per ora no, ma il futuro negli Stati Uniti per la nota app non è mai stato così incerto. Vi terremo aggiornati nei prossimi giorni, provando a capire se i nuovi risvolti negli USA possano avere conseguenze anche per il mercato italiano.

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