L’Oscar del riscatto per Brendan Fraser e Ke Huy Quan, un invito a non smettere di sognare

L'Oscar a Brendan Fraser e Ke Huy Quan è la loro storia di riscatto dopo che Hollywood aveva voltato loro le spalle.

Brendan Fraser e Ke Huy Quan

Credits photo: @Screenshot da Internet


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Brendan Fraser e Ke Huy Quan sono i veri vincitori degli Oscar 2023. Rispettivamente per miglior attore protagonista in The Whale e miglior attore non protagonista in Everything Everywhere All At Once, entrambi si sono presi la propria rivincita su Hollywood – la stessa industria che per anni aveva voltato loro le spalle.

Quella di Brendan Fraser è la storia di un uomo che si è riscattato, dopo aver toccato il fondo. E lo afferma anche nel suo discorso di premiazione. Dopo il successo planetario per La Mummia a cavallo tra gli anni Novanta e i primi Duemila, Fraser ha continuato a lavorare nel decennio successivo, ma in minor misura. Poi, complice qualche progetto mal riuscito, lentamente abbandona le scene, fino a rivelare, nel 2018, di aver subito molestie da parte di Philip Berk, ex presidente della Hollywood Foreign Pres Association. Per questo motivo, l’attore ha deciso di non lavorare per un certo periodo. Un trauma subito troppo grande, a cui si aggiungono problemi di salute e personali.

Poi nel 2022 la grande opportunità con The Whale e Darren Aronofsky. A inizio 2023 Fraser dice che non si presenterà alla cerimonia di Golden Globe perché non è da lui comportarsi da ipocrita (dopo tutto quello che era accaduto). The Whale è il film che lo ha salvato dalla depressione, come afferma Brendan Fraser al discorso di premiazione agli Oscar.

“Vorrei dire che avete un cuore da balena. Solo le balene riesco ad andare così in profondità. Ho cominciato a lavorare nel cinema 30 anni fa. All’inizio c’era qualcosa che non riuscivo ad apprezzare. Poi questa cosa è finita e adesso sono qui e vengo riconosciuto”, prosegue tra le lacrime di commozione. “È stata un po’ una spedizione sul fondo dell’oceano. Risalire non è facile, ma ci sono persone che me l’hanno permesso.”

La storia di Ke Huy Quan è quella di un uomo partito dal basso, rilegato da Hollywood a piccoli ruoli dopo il suo esordio da bambino, fino a quando non è arrivata la grande occasione. A sette anni ha lasciato il Vietnam con la sua famiglia in cerca di fortuna, e si sono diretti a un campo profughi di Hong Kong. “Il mio viaggio è cominciato su una barca, ho passato un anno in un campo profughi e sono finito qui sul palco più importante di Hollywood”, dichiara l’attore nel suo discorso di premiazione. “Dicono che le storie così sono solo per il cinema, ma sono storie reali, è questo il vero sogno americano.”

Ke Huy Quan lo ricordiamo come il bambino dei Goonies e di Indiana Jones e il Tempio Maledetto, quest’ultimo diretto da Steven Spielberg (a cui l’attore asiatico deve moltissimo, come ha più volte sottolineato in questa award season). Gli hanno insegnato a ricordare le sue origini e ad essere sempre riconoscente a chi ha creduto in lui. Per questo si rivolge a coloro che inseguono delle passioni, invitandoli a non rinunciare ai suoi sogni. Lui era sul punto di farlo. “Non smettete di sognare.”

Brendan Fraser e Ke Huy Quan, due storie a lieto fine per una serata Oscar che non ha regalato particolari emozioni.

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