Utilizzare al meglio l’app Google Traduttore, le funzioni che non tutti conoscono

Strumento utilissimo in viaggio, in ambienti di lavoro e non solo

App Google Traduttore

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Si fa presto a dire di utilizzare al meglio l’app Google Traduttore sul proprio smartphone. Probabilmente, in molti conoscono solo una piccola parte delle funzioni messe a disposizione dallo strumento tanto noto e abbastanza completo. Sia che ci serva una semplicissima traduzione in inglese, sia che la lingua d’interesse sia un’idioma asiatico o africano e ancora il caro vecchio latino, ecco che tantissime nostre esigenze comunicative saranno soddisfatte.

Funzionamento

Difficile trovare chi non abbia mai utilizzato l’app Google Traduttore. Lo strumento è disponibile sia per chi ha uno smartphone Android sul Play Store che per chi possiede un iPhone o un’iPad direttamente sull’App Store Apple. Subito dopo l’installazione, si può procedere all’autenticazione con proprio account Google. Questo passo ulteriore sarà utile per tenere traccia di cronologie di ricerca e dunque salvare frasi e traduzioni. Dunque verrà richiesta la lingua principale (all’interno di una lista di un centinaio) per la quale si faranno richieste. In ogni momento, tuttavia, sarà possibile modificare l’idioma di riferimento con qualunque altro, anche ripetutamente.

Le funzioni più classiche di Google Traduttore prevedono l’inserimento della parola o frase via tastiera o via microfono, attraverso l’apposita icona presente in basso e al centro della schermata. Quella che però non molti utilizzano è l’opzione rappresentata dall’icona della fotocamera. Dopo aver inquadrato un volantino, un libro o qualsiasi altro documento con del testo, l’app restituirà la traduzione esatta di quanto riconosciuto, davvero in pochi istanti. Altro plus utile di questo strumento è rappresentato dalla feature Conversazione indicata da due sagome di persone stilizzate. In pratica, come un perfetto traduttore umano, sarà possibile parlare ininterrottamente e ottenere l’esatta trasposizione del dialogo con uno o più interlocutori. Inutile sottolineare come questo tipo di utilizzo dello strumento risulti essere estremamente versatile in vacanza all’estero, ma anche nei contesti lavorativi.

Per chi ha paura di essere offline in qualche momento cruciale e dunque di non avere a disposizione lo strumento, c’è da tenere in considerazione la possibilità di utilizzo del tool anche quando non si è connessi. Basterà semplicemente entrare nell’app e, in basso, selezionare la lingua che si desidera scaricare. Nell’elenco delle alternative disponibili, accanto a quasi ogni soluzione, ci sarà la classica icona della freccia verso il basso che indica proprio la possibilità di effettuare il download sul dispositivo del vocabolario prescelto. Nel caso in cui questa non compaia, ciò sarà dovuto alla mancata disponibilità di questa opzione per omissione di Google (almeno per il momento).

Come accennato in precedenza, utilizzare l’app Google traduttore da “loggati” con il proprio account Google potrebbe tornare molto utile. Andando sull’icona del profilo posta in alto a destra, sarà sempre facilissimo accedere alla cronologia di tutte le ultime traduzioni che potrebbero sempre ritornare utili. Allo stesso tempo, dalla stessa sezione, sarà possibile consultare tutte le ricerche salvate nel tempo, ordinando queste ultime in ordine alfabetico. oppure per data di salvataggio appunto. Proprio quest’ultima sezione è raggiungibile anche attraverso l’icona a forma di stella, in alto a sinistra, presente nella home dell’app.

Usabilità

Siamo al cospetto di uno strumento decisamente essenziale, senza fronzoli grafici e molto intuitivo. Tra l’altro, sempre a livello di interfaccia, è possibile anche utilizzare il tool nella modalità scura (con sfondo nero) e non solo in quella standard. L’azienda di Mountain View non smette mai di aggiornare uno dei suoi strumenti più utili e utilizzati al mondo ed è per questo che continuamente vengono aggiunte lingue all’elenco di idiomi a disposizione. Addirittura, tra le novità delle ultime settimane, c’è anche l’introduzione di una lingua antica come il latino.

Certo è che lo strumento resta alquanto perfettibile in alcuni aspetti. Ad esempio, un surplus utile per le frasi tradotte e salvate potrebbe essere quello di organizzare questi preziosi contenuti in cartelle, magari anche contraddistinguere gli stessi con dei tag. Ancora, l’esperienza di traduzione risulta ottimale con le lingue più diffuse, molto meno con idiomi “di nicchia” ma, da questo punto di vista, il tool è in continua e rapida evoluzione.

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