Focus sull’aggiornamento One 5.1 per i Galaxy A, a che punto siamo

Il rilascio dell'interfaccia per i modelli di fascia media del produttore

One UI 5.1

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L’aggiornamento One 5.1 per i Samsung Galaxy A più recenti quando arriverà in Italia? Dopo il via alla distribuzione dell’ultima interfaccia Samsung su gran parte delle ammiraglie recenti e passate della serie Galaxy S ma anche sugli ultimi Note, è il caso di focalizzarsi sui dispositivi di fascia media molto apprezzati e diffusi ovunque nel mondo. I primi rilasci sono in pieno svolgimento, ma solo in determinati paesi. Si apre dunque uno scenario di attesa, si spera non troppo ampio.

Nei giorni scorsi, hanno ricevuto la primissima notifica di aggiornamento alla One UI 5.1 i Samsung Galaxy A33 5G e il Galaxy A53 5G. Per la distribuzione del pacchetto software tanto atteso, si è partiti dalla Corea del Sud, paese natale del produttore e la cosa non stupisce affatto naturalmente. In queste ultime ore, invece, si è provveduto ad un primissimo rilascio della stessa soluzione software sui Samsung Galaxy A73 5G. Quest’ultima viene ora fornita con la versione firmware A736BXXU3CWB7 e con la patch di sicurezza di febbraio 2023 ed ha fatto capolino, per ora, soltanto in Malesia.

Insomma, secondo quanto appena riportato, apprendiamo dunque che i primi Samsung Galaxy A aggiornati all’interfaccia One UI 5.1 sono solo tre modelli e tra l’altro solo in alcuni paesi asiatici. Almeno al momento di questa pubblicazione, ancora non sono comparse le notifiche di download nel resto del mondo, in particolare in Europa. Ci si attenderebbe dunque che qualcosa si muova solo nei prossimi giorni, magari partendo solo dai tre esemplari già citati e dunque dai Samsung Galaxy A33 5G, Galaxy A53 5G e pure dai Samsung Galaxy A73 5G. Per il prosieguo della distribuzione per altri modelli si dovrebbe dunque essere costretti ad attendere anche diverse settimane. D’altronde lo sforzo di distribuzione software profuso da Samsung in questo mese di febbraio è stato davvero importantissimo e dunque non ci si stupirebbe pure di un’eventuale battuta d’arresto.

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