Angelo Duro a Sanremo 2023: “Donne razziste con le pu**ane”

L'importanza di essere secondi come Amerigo Vespucci, trasgredire senza tatuaggi, il momento in mutande e l'ode alle prostitute. Ecco Angelo Duro a Sanremo 2023

angelo duro a sanremo 2023

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Con Angelo Duro a Sanremo 2023 il Festival della Canzone Italiana cambia definitivamente registro per alcuni minuti. Il comico palermitano è noto per il suo show irriverente, politicamente scorretto e capace di sparare a zero contro tutti.

In tour nei teatri con Sono Cambiato, Angelo Duro sbarca al Festival in maniera quasi inaspettata, con Amadeus che promette che sarà libero di fare di tutto definendolo “geniale”. Un primo numero sulla sua presenza all’Ariston lo ha già consumato rispondendo con un sono su*atemela forte contro i detrattori che hanno dissentito nei confronti del suo arrivo.

Dopo Le Iene, Angelo Duro è passato al teatro con numerosi sold out e un libro, Il Piano B, dove il comico ha scritto “il peggio di me”. E il peggio di sé, quello scenico, lo presenta così:

“All’1 meno dieci mi ha fatto uscire ‘sto cretino. ‘Puoi dire quello che vuoi’, e grazie al ca**o. Sono felice di essere qui. In realtà non me ne frega un ca**o”.

Dal pubblico arriva qualche timido applauso, intimidito sicuramente dall’occhio attento del comico che scruta i presenti con fare spavaldo. Angelo Duro arriva sul palco con i capelli arruffati, gli abiti stazzonati e la sua anti-retorica. Il suo monologo parte con l’importanza di essere secondi in qualcosa: il secondogenito, il secondo uomo in America (Amerigo Vespucci) che ha dato il nome al Nuovo Continente al contrario dell’“idiota” Cristoforo Colombo, che scoprì l’America senza sapere dove fosse.

Poi parla del lavoro dopo essersi spogliato rimanendo in mutande per dimostrare che non ha tatuaggi.

“Sono felice perché dopo tanti anni ho un lavoro che mi permette di stare qui, davanti al pubblico. Ora mando i curriculum e quando mi chiamano li mando a fare in cu*o”.

Dopo aver snocciolato qualche battuta sull’essere alternativi (“Io trasgredisco, alle feste chiedo acqua”), passa al rapporto tra l’uomo e la donna e il monologo fa focus sul tradimento che, secondo Angelo Duro, sarebbe il collante della coppia. “Mio nonno andava a pu**ane, il suo matrimonio è durato 63 anni”, e cos’ la sua relazione: “Sono fidanzato da 16 anni, perché la tradisco e glielo dico”.

Chi tradisce in maniera ordinaria, secondo il comico, fa una strage “per quei 5 secondi” che sarebbero l’orgasmo, la più grande aspirazione dell’essere umano che è disposto a tutto pur di raggiungerla. Anche a rovinare famiglie. “Ecco perché si chiamano ‘ca**ate’, perché le fa il ca**o”. Per questo Angelo Duro sostiene l’importanza di tradire andando a prostitute, perché con esse non si fanno figli. “Voi donne siete razziste con le pu**ane”, tuona, invitando le donne ad esservi amiche.

Poi se ne va mostrando il dito medio al pubblico.