La bidella pendolare tiene banco su Twitter: che sia Trenitalia o Italo, dito puntato contro i quotidiani

Sui social ci si lamenta della storia rilanciata dai quotidiani ma la giornalista, autrice dell'articolo, ha già spiegato di averla verificata. Tuttavia si nutrono ancora perplessità

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La storia della bidella pendolare tiene banco sui social, su Twitter in primis. L’hashtag #bidellapendolare è ai vertici degli argomenti più discussi ancora oggi. Se ne parla ormai da due giorni e i commenti non sono per niente a favore della storia della pendolare che oggi giorno affronta più di 800 km in treno per spostarsi da Napoli a Milano per lavoro.

Se ieri si parlava dei prezzi degli abbonamenti Trenitalia sulla tratta Napoli-Milano (di gran lunga superiori a quanto costerebbe una stanza in affitto a Milano), oggi emerge l’ipotesi secondo la quale la bidella pendolare si sposterebbe invece con Italo, dal momento che le foto la ritraggono su questo treno.

Ma anche qui, la storia non cambia. Italo non fornisce abbonamenti per i suoi treni, al massimo carnet da 10 o da 20 viaggi, ma i prezzi non sono per niente convenienti per chi si sposta tutti i giorni. Per un carnet sulla tratta Napoli-Milano da 10 viaggi si spendono, infatti, 649 euro per una media di 64,90 euro a biglietto.

Ma la giornalista autrice dell’articolo ha già precisato che la protagonista della storia non viaggia con abbonamenti. Ha la fortuna di acquistare biglietti alle tariffe minime. Ipotizzando una spesa di soli 20 euro a biglietto, al mese si spenderebbero comunque più dei 400 euro dichiarati.

Il popolo dei social critica anche gli orari di partenza e di arrivo dichiarati dalla lavoratrice: non si riscontrano treni effettivamente disponibili. Ma se quello degli orari può essere un errore in buona fede, si punta il dito contro i grandi quotidiani italiani che nelle scorse ore hanno rilanciato la notizia in massa.

Dall’uno all’altro, tutti hanno parlato della storia di Giuseppina, bidella pendolare napoletana che lavora a Milano, costretta a viaggiare dal lunedì al sabato per risparmiare e per evitare di pagare 650 euro per una stanza singola nel capoluogo lombardo.

Ai grandi quotidiani si rimprovera la mancata verifica delle informazioni e numerosi sono i meme che si burlano dei giornalisti. Per molti, moltissimi, utenti la storia della bidella pendolare puzza di bufala.