Senza la musica di Adriano Celentano, molte generazioni non si sarebbero innamorate: l’eterno ragazzo della via Gluck è una delle personalità più energiche dello spettacolo italiano. A lui e ai suoi contemporanei dobbiamo l’approdo del rock’n’roll in Italia, ma anche un nuovo filone del cinema e inediti format televisivi che hanno lasciato il segno.
La musica di Adriano Celentano
Nato a Milano il 6 gennaio 1938, Adriano Celentano scopre il rock’n’roll grazie a quella pietra miliare di Bill Haley che è Rock Around The Clock; dalla sua via Gluck 14 approda al Festival di Sanremo 1961 e arriva al secondo posto con 24 Mila Baci, un trionfo che dà inizio alla sua leggenda.
Una leggenda, la sua, che ha inizio un paio di anni prima con il 45 giri Il Tuo Bacio è Come Un Rock. Negli anni il Molleggiato, così soprannominato per il suo caratteristico balletto, sarà firmare capolavori in cui esplora un peculiare romanticismo come Nata Per Me, Si è Spento Il Sole, e un personalissimo verismo come Il Ragazzo Della Via Gluck, ancora oggi una delle canzoni-manifesto degli anni ’60.
Inevitabile citare Una Carezza In Un Pugno, uno dei momenti più alti della sua carriera, ma degna di nota è Prisencolinensinainciusol alla pari di Chi Non Lavora Non Fa L’Amore e Svalutation: la prima è un ibrido rap, le altre due sono un’espressione dell’attivismo del Molleggiato.
Una particolare menzione meritano gli album Mina Celentano (1998) Io Non So Parlar D’Amore (1999), entrambi contenenti brani memorabili come Acqua E Sale e L’Emozione Non Ha Voce.
Il cinema e la televisione
È il 1961 e Adriano Celentano compare in una scena del capolavoro La Dolce Vita di Federico Fellini: negli anni successivi sarà il protagonista di commedie indimenticabili, come Il Bisbetico Domato (1980), Innamorato Pazzo (1981), Lui è Peggio Di Me (1985) e Il Burbero (1986).
In televisione porta in scena alcuni show dalla forte impalcatura polemica, come Francamente Me Ne Infischio (1999), 125 Milioni Di Ca**ate (2001) e Rockpolitik (2005), senza dimenticare Rock Economy (2012) e la sua prima serie animata Adrian (2019).