Dopo l’ascolto del nuovo singolo di Gazzelle possiamo confermare che Flavio Bruno Pardini – questo il nome di battesimo – ha un cuore che pulsa post punk e polmoni con i quali respira ed esala il cantautorato italiano dei suoi anni migliori. Siamo un po’ tutti figli di Rino Gaetano e Piero Ciampi nella nostra parte più tormentata, di De Gregori, Gaber e Venditti nella nostra parte più verace e, inevitabilmente, di De Andrè e Guccini nella nostra parte più poetica e riflessiva.
Il gioco di Gazzelle è semplice: raccontare l’amore come solo un poeta urbano sa fare, senza troppe metafore. Perché quando si soffre le metafore non edulcorano, bensì diventano il piede che ci costringe a rimanere sott’acqua per rubarci l’ultima riserva d’ossigeno.
Non Lo Dire A Nessuno – questo il titolo del nuovo singolo di Gazzelle – è ciò che rimane quando la tempesta di una relazione turbolenta finisce, lasciando tuttavia l’inquietudine dei giorni vuoti, senza quelle battaglie di coppia che un po’ erano diventate una comfort zone.
Gazzelle non cerca la felicità: “Forse spero che tutto diventi meno brutto”. Lui “forse” spera che arrivi il momento in cui tutto diventa “meno brutto”, non “bello”. Nessuna aspirazione alla felicità, perché anch’essa è un peso da portare tanto quanto la morte nel cuore. Per questo, quando si è felici, è meglio “non dirlo a nessuno“ per proteggere quella piccola conquista.
Gazzelle è qui rinchiuso a tracannare i suoi “3 litri e mezzo di malinconie”, il tutto raccontato in una ballata che si innervosisce nel ritornello, quando la voce di Flavio che perde dolcezza facendosi più incisiva e ruvida. Il nuovo singolo è disponibile da oggi in formato digitale, e il cantautore usa queste parole per descriverlo:
“Mi sono bevuto così tante bugie negli ultimi anni che sono sbronzo di me, e non passa con l’aspirina né prendendo a destri il muro. Forse esiste solo una cura per tutto questo mal di testa, ed è trovare piccoli momenti di felicità qua e là, condivisi, protetti, messi al riparo dai temporali che la gente si porta dentro. Per questo e per altri mille motivi, quando sei felice davvero tienilo per te, non lo ostentare, non lo dire a nessuno”.
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Testo
Non lo dire a nessuno
quando sei felice e ti gira la testaChe non importa a nessuno
Se tutto va bene e ti senti leggeroChe non ti prende nessuno
se cadi a 200 chilometri a terra
Dal tuo pezzo di cieloNé il tuo amico piu vero
Né le foglie di un albero che sfiorano
TuttoIo mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tutto, tutto, tutto
Ho preso tutte le mie bugie
3 litri e mezzo di malinconie
la spazzatura delle tue follie
Le mieNon lo dire a nessuno
quando sei felice e ti senti al sicuroChe non importa a nessuno
Se tutto va bene e ti senti un po’ meglioChe non ti salva nessuno
se corri più veloce più forte del vento
Che non ti sposta ma tremi
come un’antenna sul tetto
come quando mi odiavi e mi strillavi
TuttoIo mi sono bevuto tutto,
io mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tutto, tutto, tutto
Ho preso tutte le mie bugie
3 litri e mezzo di malinconie
la spazzatura delle tue follie
Le mieForse spero
che tutto diventi meno brutto
ma per davvero
non come gli specchi dei negozi
che sfinano
TuttoIo mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tutto, tutto, tutto
Ho preso tutte le mie bugie
3 litri e mezzo di malinconie
la spazzatura delle tue follie
Le mieIo mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tutto
io mi sono bevuto tu