Al Trianon Viviani, venerdì 11 e sabato 12 novembre alle 21, arriva in scena la compagnia Nest con lo spettacolo Molto rumore per nulla di William Shakespeare, un adattamento in napoletano curato e diretto da Giuseppe Miale Di Mauro, con musiche originali e arrangiamenti di Mariano Bellopede. In scena in due uniche date e in prima assoluta vede protagonisti: Martina Attanasio, Giuseppe Cirillo, Leonardo Di Costanzo, Francesca Fedeli, Alessio Galati, Sabrina Incoronato, Luigi Leone, Gennaro Lucci, Rubina Panariello, Francesco Rescigno, Manuel Severino, Gianluigi Signoriello, Salvatore Testa.
In scena un gruppo di giovani e bravi attori protagonisti della storia ambientata a Napoli che si dipana in un interessante intreccio drammaturgico avvalendosi dei contributi e brani musicali della tradizione napoletana ma non solo, spigolando con cenni al cantautorato pop degli anni 90. “A mo’ di commedia musicale – scrivono Giuseppe Miale Di Mauro e Mariano Bellopede – i versi saranno quindi “incastrati” in musiche note e riconoscibili, cantate dal gruppo di attori in scena”.
La curiosità e l’attesa è grande per questa opera che rientra a pieno titolo nelle tragicommedie del Bardo ricca di elementi farseschi e giocosi.
“Noi, con la giusta ironia – scrivono Miale Di Mauro e Bellopede – proviamo a raccontare il personale adattamento della tragicommedia di Shakespeare. Ormai, nel lessico comune di ognuno, c’è l’espressione “molto rumore per nulla” per indicare la semplice soluzione di un problema apparentemente più grande. Il testo originale è ambientato a Messina, noi lo spostiamo di qualche centinaio di chilometri più a nord, nella nostra Napoli. E già fa sorridere pensare a Napoli come al nord di qualcuno. Interpretando per quanto possibile De Crescenzo e il suo professor Bellavista. Una villa lussuosa, quella di Leonato, che accoglie il passaggio degli eroi, anticipati da una notizia alla radio che ci racconta della cattura del più grande boss della mafia siciliana. Siamo evidentemente negli anni 90. Sarà quello lo scenario in cui si svolgerà la vicenda che vede fiorire e sfiorire l’amore tra i due innamorati Claudio ed Ero, e tra gli incalliti odiatori dell’amore stesso Benedetto e Beatrice che si convertono dopo essere state vittime di uno scherzo. Che vede dipanarsi l’intrigo architettato da Don Giovanni per rovinare la vita del giovane Claudio preferito a lui dal “capitano” Pedro”.
Giuseppe Miale di Mauro è un autore dalla forte vena ironica e un regista versatile che sa combinare la comicità farsesca al testo classico utilizzando come evidenzia nelle note “un linguaggio che abbandona i versi per dedicarsi a una prosa asciutta e diretta, senza perdere di vista la vena poetica del drammaturgo inglese. Con accenni al dialetto napoletano per colorare in salsa partenopea la vicenda”.
Insomma andiamo al Trianon Viviani per assiste ad una commedia dalle tinte tragiche collocata in un tempo icona del pop senza dimenticare il classico intrisa di originali contributi musicali del bravo e virtuoso maestro Mariano Bellopede. Le Luci di Paco Summonte, i costumi di Giovanna Napolitano, elementi scenografici Assunta La Corte e Alessandro Fraia, organizzazione Carla Borrelli e Chiara Cucca, responsabile di produzione Giuseppe Gaudino, grafica Carmine Luino. La produzione è del Nest in collaborazione con NIU TEATRO, con un ringraziamento particolare a Ente TeatroCronaca.