Un revival di The Office è impossibile, un ex attore del cast: “Deve essere una scelta creativa, non finanziaria”

Un ex attore del cast di The Office boccia un ipotetico revival, affermando che deve esserci un motivo valido per realizzare un'altra stagione

The Office

Credits photo: @NBC


INTERAZIONI: 4

Un revival di The Office è impossibile secondo un ex attore del cast. BJ Novak, che ha interpretato Ryan Howard nella serie originale, spegne le speranze dei fan. Dopo 201 episodi in nove stagioni, la comedy NBC, girata come un falso documentario, si è conclusa con un episodio che ha chiuso tutte le storyline.

La maggior parte dei dipendenti della Dunder Mifflin Paper Company se ne sono andati: il maldestro capo Michael Scott (Steve Carell) ha sposato la donna che amava e si è trasferito in Colorado alla fine della settima stagione, tornando per un cameo nel finale di serie; Pam (Jenna Fischer) e Jim Halpert (John Krasinski) hanno lasciato Scranton per trasferirsi ad Austin; l’ex assistente del manager regionale Dwight Schrute (Rainn Wilson) è diventato manager e ha sposato Angela (Angela Kinsey); e Ryan Howard (Novak) e Kelly Kapoor (Mindy Kaling) sono scappati insieme al matrimonio di Dwight e Angela.

The Office è terminato nel 2013, e per BJ Novak “quella nave è salpata”, alludendo a un ritorno della serie. Tuttavia, l’attore afferma a Deadline che molto dipenderà da Greg Daniels, ideatore della comedy:

“Non lo so contrattualmente, ma spiritualmente è una cosa che appartiene a Greg Daniels. Tutti sanno che è la persona che controlla i diritti della versione di The Office americana. Ma sicuramente non rimetteresti a chiamare tutti.”

In passato, diversi attori della serie originale hanno espresso interesse per una reunion una tantum simile alla versione britannica, che aveva prodotto alcuni speciali natalizi. Nel 2019, la dirigente di NBCUniversal Bonnie Hammer ha dichiarato che un revival dello show era un obiettivo per Peacock, il servizio di streaming lanciato proprio da NBC.

Se la NBCUniversal dovesse riuscire nel suo intento, BJ Novak crede che dovrebbe succedere “se c’è qualcosa da estrarre in modo creativo, deve essere qualcosa di fresco. Penso deve essere una decisione artistica, non finanziaria.”

Novak ha spiegato che The Office è nato un po’ per scommessa: “Quando tutti noi ci siamo seduti per scrivere questa cosa, ci sembrava la decisione più stupida e meno redditizia: fare un falso e triste documentario su un anonimo ufficio. Niente musica, niente di colorato, decisamente niente pubblico in studio. La serie doveva raccontare la quotidianità di una società di carta. Un remake di uno spettacolo britannico che tutti odiavano per averci provato”.

Continua a leggere su optimagazine.com.