Il finale di Charmed nella casa di Streghe fa esplodere la faida social tra vecchi e nuovi autori, il reboot chiude in rissa

Il finale di Charmed, con la scena ambientata nella casa delle Halliwell che ha indignato molti fan, fa scattare la rissa tra vecchi e nuovi produttori di Streghe

@TheCW


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Nemmeno il finale di Charmed è esente dalle polemiche, anzi. La nuova serie sulle streghe buone che combattono le forze del male è stata accolta con freddezza e avversata sin dall’inizio dagli autori e dal cast dello show originale, che è stato un piccolo cult degli anni Novanta/Duemila. E anche la sua conclusione ha visto riesplodere la faida tra i produttori dell’originale e quelli del suo derivato.

Il finale di Charmed, in onda negli Stati Uniti il 10 giugno, è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per inciso, la serie è stata cancellata da CW, dunque i telespettatori non sapranno cosa accadrà dopo la scena finale, in cui le attuali streghe Mel, Maggie e Kaela hanno aperto un portale che le ha condotte a casa Halliwell, la stessa, iconica villetta in cui Prue, Piper, Phoebe (e poi Paige) hanno scoperto i loro poteri e li hanno coltivati per otto stagioni. Sulla scia di quella scena che vede le nuove streghe invadere lo storico scenario delle originali, uno degli sceneggiatori di Streghe, Curtis Kheel è partito per la tangente su Twitter.

Commentando il finale di Charmed, ha scritto ironico: “Come scrittore dell’originale Charmed, posso dirvi io cosa è successo dopo: Piper, Phoebe e Paige hanno sconfitto gli impostori subito dopo aver invaso Casa Halliwell. Poi [Holly Marie Combs] ha fatto saltare in aria il portale verso quell’altro universo e ha scherzato: “Auguriamo loro ogni bene“. Il riferimento alla star di Streghe Combs, interprete di Piper, non è casuale, visto che l’attrice ha riservato commenti quasi sprezzanti al nuovo format.

Dunque il finale di Charmed è sfociato in rissa tra vecchia e nuova produzione di Streghe. Gli sceneggiatori del reboot, infatti, non sono rimasti a guardare. Dal loro account ufficiale hanno risposto a tono: “A differenza della versione originale del franchise, avevamo una rigorosa politica di assunzione ‘zero stronzi’ nella stanza dello scrittore. Ci dispiace soprattutto per queste persone, perché a differenza di loro noi ci vogliamo bene davvero e ci siamo divertiti molto. E per la cronaca, adoriamo entrambe le versioni, motivo per cui abbiamo deciso di creare un universo coeso. Nella nostra mente non c’è competizione alcuna in una lunga serie di giovani streghe forti incaricate di salvare ripetutamente il mondo“.

Sempre sulla scia de commenti sul finale di Charmed, Kheel ha poi precisato la sua posizione circa la creazione di questo multiverso dopo quattro stagioni: “Il mio problema con il reboot di Streghe è che dal primo giorno ha fatto finta che l’originale non esistesse, eppure ne ha preso in prestito un sacco di idee. Abbiamo lavorato molto duramente sulla serie originale per molti anni, ignorarla è offensivo e irrispettoso per noi e per i nostri fan“. Per Kheel il problema principale è che Charmed non ha rispettato la serie originale, né il lavoro degli sceneggiatori che l’hanno ideata, e ha cercato in modo ruffiano di ottenere il rinnovo (quando ormai la cancellazione sembrava imminente) ricorrendo all’escamotage della creazione del multiverso. A questa scarsa onestà intellettuale, Kheel imputa il fallimento della serie, che peraltro ha fatto indignare anche molti fan con quel collegamento forzato nell’ultimo episodio.

Insomma il finale di Charmed non ha affatto sedato gli animi riguardo la competizione tra originale e nuova iterazione, che peraltro resterà con una conclusione indefinita visto il mancato rinnovo da parte di CW dopo quattro stagioni.

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