Ormai sappiamo che a luglio verrà erogato il bonus 200 euro, previsto nel decreto Aiuti dal Governo Draghi come misura anti-inflazione per i lavoratori, pensionati, percettori del reddito di cittadinanza, collaboratori domestici, disoccupati, lavoratori stagionali ed autonomi (non bisogna, in ogni caso, superare il reddito annuo di 35 mila euro per avere diritto alla prestazione) Stando a quanto riportato da ‘ilsole24ore.com‘, adesso resta da capire, per ciascuna categoria, come verrà distribuito l’indennizzo. Per i dipendenti pubblici e privati, i rispettivi datori di lavoro includeranno, nelle buste paga, il bonus 200 euro automaticamente. Non servirà inoltrare alcuna domanda.
Per i pensionati, l’INPS provvederà all’erogazione d’ufficio dell’indennità (anche per chi, a giugno, avrà percepito la disoccupazione). Nel tetto dei 35 mila euro massimi si terrà conto di ogni fonte reddituale, inclusi quelli esenti da imposta o su cui pende la ritenuta alla fonte od ad imposta sostitutiva). Non faranno parte del conteggio il reddito della casa in cui si abita, i TFR, gli arretrati sottoposti a tassazione separata, gli assegni familiari e l’assegno unico universale. Per i percettori del reddito di cittadinanza, l’INPS farà delle verifiche per tagliare fuori quanti già ottengono il bonus 200 euro in qualità di pensionati e le famiglie in cui uno dei membri con basso reddito ha già diritto all’indennizzo come dipendente.
Per i lavoratori autonomi è stato istituito un fondo con un decreto ministeriale, volto a stabilire le modalità di erogazione del bonus 200 euro, emanato entro un mese dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti. Infine, per quanto concerne i collaboratori domestici (colf e badanti), l’erogazione avverrà attraverso modalità simili a quelle già utilizzate nel 2020 per l’indennizzo distribuito per l’emergenza Covid. L’INPS, all’epoca, si preoccupò di istituire un servizio per la raccolta delle adesioni tramite PIN INPS, SPID, CNS o CIE.