Will Smith bandito per dieci anni dalla cerimonia degli Oscar, l’Academy ha deciso

Dopo lo schiaffo a Chris Rock della notte degli Oscar giunge la decisione del Board of Governors a chiudere la vicenda. A Smith però non sarà tolta la statuetta vinta come migliore attore protagonista

Will Smith

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Giunge a una soluzione il “caso” che ha tenuto con il fiato sospeso Hollywood e il mondo del cinema per due settimane. Will Smith, che dopo lo schiaffo dato in diretta a Chris Rock alla cerimonia dei 94esimi premi Oscar lo scorso 27 marzo aveva già presentato le sue dimissioni da membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, oggi è stato ufficialmente bandito per dieci anni dalla cerimonia degli Oscar e, più in generale, da tutti gli eventi dell’Academy.

A emettere la sentenza è stato il Board of Governors, l’organismo composto da 54 membri, in rappresentanza dei 17 rami che compongono l’Academy (tre per categoria più 3 membri nominati dal presidente), con figure quali i registi Steven Spielberg e Ava DuVernay e le attrici Laura Dern e Whoopi Goldberg.

Questa la dichiarazione ufficiale rilasciata dopo la riunione di oggi:

“I 94esimi Oscar dovevano essere una celebrazione delle tante figure della nostra comunità che hanno svolto un lavoro incredibile lo scorso anno; tuttavia, quei momenti sono stati oscurati dal comportamento inaccettabile e dannoso che abbiamo visto esibire sul palco dal signor Smith. Durante la diretta televisiva, non siamo stati in grado di affrontare in modo adeguato la situazione in sala. Di questo, ci scusiamo. Era un’opportunità per noi di dare l’esempio ai nostri ospiti, agli spettatori e alla nostra famiglia dell’Academy in tutto il mondo, ma non siamo stati all’altezza, impreparati a un evento senza precedenti.

Oggi, il Board of Governors ha convocato una riunione per discutere il modo migliore per rispondere alle azioni di Will Smith agli Oscar, in aggiunta all’accettazione delle sue dimissioni. Il Consiglio ha deciso che, per un periodo di 10 anni a partire dall’8 aprile 2022, al signor Smith non sarà consentito partecipare ad alcun evento o programma dell’Academy, di persona o virtualmente, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, gli Academy Awards. Vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine al signor Rock per aver mantenuto la calma in circostanze straordinarie. Vogliamo anche ringraziare i nostri ospiti, candidati, presentatori e vincitori per il loro equilibrio e grazia durante la nostra trasmissione televisiva. L’azione che abbiamo intrapreso oggi in risposta al comportamento di Will Smith è un passo verso l’obiettivo più ampio di proteggere la sicurezza dei nostri artisti e ospiti e ristabilire la fiducia nell’Academy. Speriamo anche che con questo atto possa iniziare un periodo di guarigione e ripristino per tutti i soggetti coinvolti e colpiti”.

L’Academy non ha quindi deciso di togliere a Will Smith la statuetta di migliore attore protagonista vinta con il film King Richard nella notte degli Oscar pochi minuti dopo l’incidente. Come sottolinea Variety, l’Academy non ha l’autorità per pretendere una cosa del genere, e infatti persino ad ex membri espulsi e condannati per reati penali come Harvey Weinstein e Roman Polanski non è mai stato chiesto di restituire le statuette vinte.

La sospensione di Will Smith non comporta la sua esclusione da possibili candidature e vittorie alle edizioni degli Oscar del prossimo decennio, anche se naturalmente questa ipotesi sembra piuttosto improbabile, viste anche le immediate ripercussioni che l’evento ha avuto sulla carriera dell’attore, con Netflix e Sony che hanno posto un freno a due progetti in lavorazione, rispettivamente Fast and Loose e Bad Boys 4, che dovrebbero vederlo (o, ormai, l’avrebbero visto?) tra i protagonisti.

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