Oscar 2022, Jessica Chastain vince la statuetta come migliore protagonista femminile per Tammy Faye

L'attrice ottiene il riconoscimento alla sua terza nomination, con il biopic, da lei stesso prodotto, dedicato all'ambigua figura della telepredicatrice Faye

Oscar 2022

INTERAZIONI: 3

Gli Oscar 2022 incoronano Jessica Chastain come migliore attrice protagonista. Sulla carta delle quattro categorie degli interpreti quella per la protagonista era l’unica a presentare qualche elemento di incertezza. Il nome più gettonato alla vigilia era proprio quello della Chastain, protagonista del biopic dedicato alla telepredicatrice Tammy Faye, personaggio nel quale s’era immersa con grande talento mimetico, anche grazie all’apporto dei truccatori. Il premio sarebbe potuto essere anche un riconoscimento a una carriera di tutto rispetto, con alle spalle 3 nomination all’Oscar, 6 ai Golden Globes (uno vinto, per Zero Dark Thirty), 4 ai Sag, due ai Bafta.  

I bookmakers però ci ricordavano che non si poteva sottovalutare Nicole Kidman, convincente Lucille Ball nell’altro biopic Being The Ricardos. Lei una statuetta l’aveva già vinta nel 2003 per The Hours, e oltretutto ai Golden Globes aveva battuto la Chastain, che invece aveva prevalso i Sag Awards.

Nel testa a testa alla fine, come da pronostico, ha avuto la meglio Jessica Chastain, giunta a 45 anni alla sua piena maturità artistica. Il film non è indimenticabile a essere sinceri. Però quello di Tammy Faye, che ama il suo uomo, crede alla sua missione evangelizzatrice e allo stesso tempo è consapevole di star recitando una parte a uso degli sprovveduti, è un ruolo con la giusta dose di ambiguità, utile alla Chastain per sfoderare il proprio talento.

Ad essere sinceri i suoi film migliori sono altri: il delicatissimo ed etereo ruolo materno di The Tree Of Life (2011) di Terrence Malick, Zero Dark Thirty (2012), in cui è un’agente della Cia senza passato e senza futuro completamente risucchiata dall’ossessione della sua missione, oppure il bellissimo noir 1981: Indagine a New York (2014), una riflessione morale su capitalismo e ambizione in cui la Chastain tratteggia un personaggio di donna forte ed enigmatica. E sono quasi sempre figure di grande carattere – per esempio Miss Sloane e Molly’s Game – quelle incarnate dall’attrice originaria di Sacramento, cui oggi si può aggiungere anche Tammy Faye, forse solo apparentemente più arrendevole e invece ricco di sfumature. Grazie alla statuetta vinta agli Oscar 2022, la Chastain diventa anche la seconda attrice, dopo Frances Mc Dormand per Nomadland lo scorso anno, a vincere l’Oscar per la migliore interpretazione di un film di cui è anche produttrice.

Il suo discorso agli Oscar 2022, dopo i ringraziamenti di rito alle altre candidate, al regista Michael Showalter, al suo partner Andrew Garfield, ha assunto un tono diverso. “Proprio ora stiamo uscendo da alcuni momenti difficili, pieni di molti traumi e isolamento. E così tante persone là fuori si sentono disperate e sole. Il suicidio è una delle principali cause di morte negli Stati Uniti. Ha toccato molte famiglie. Ha toccato la mia [riferendosi al suicidio della sorella, ndr]. E soprattutto i membri della comunità LGBTQ, che spesso si sentono fuori posto con i loro coetanei. Siamo di fronte a una legislazione discriminatoria e bigotta che sta investendo il nostro Paese con l’unico obiettivo di dividerci ulteriormente”.

“Ci sono violenze e crimini d’odio perpetuati su civili innocenti in tutto il mondo. E in momenti come questo, penso a Tammy e sono ispirata dai suoi atti d’amore radicali”, ha detto l’attrice continuando. “Abbiamo parlato molto dell’amore stasera. Sono ispirata dalla sua compassione, lo vedo come un principio guida che ci porta avanti. E ci connette tutti nel desiderio di essere accettati per quello che siamo, accettati per chi amiamo e per vivere una vita senza la paura della violenza o del terrore. E per ognuno di voi là fuori che si può sentire senza speranza o solo, voglio solo che sappiate che siete amati incondizionatamente per la vostra unicità”.

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