Con Studio Battaglia la Rai esce dal suo seminato grazie alla Palomar e conquista il pubblico

Studio Battaglia convince e regala al pubblico una ventata di novità tutta al femminile con un cast più che promosso


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Finalmente una ventata di aria fresca in casa Rai perché Studio Battaglia è la serie che non ti aspetti, soprattutto non su Rai1 dopo quello che abbiamo visto in questi ultimi anni. Finalmente la prima rete Rai esce dal suo seminato e conquista il pubblico, soprattutto le donne, raccontando storie nuove senza affossarle con termini legali o processi noiosi, ma raccontando i “clienti” di turno dal punto di vista famigliare.

All’ennesimo remake, Rai1 riesce a convincere, e sicuramente a vincere, con una prima serata intensa, con un racconto che fila via liscio senza intoppi e senza annoiare il pubblico e questo non può che essere merito della produzione Palomar che con la sua precisione e il suo lavoro certosino riesce a confezionare un altro gioiellino.

Sicuramente in questo caso il lavoro è stato agevolato dall’esistenza di The Split, la serie inglese di cui Studio Battaglia è il remake, ma l’italianità c’è e si sente, sia nelle storie che nella vita e nei sentimenti delle protagoniste.

Dopo la prima puntata si ha la sensazione di conoscere già le donne Battaglia e le loro storie, ad un certo punto sembra quasi di sentire le loro emozioni e tutto grazie ad un cast stellare a cominciare da Lunetta Savino (davvero gigante con la sua Marina) e finendo a Barbara Babulova con la sua intensa Anna.

Quello che possiamo concludere dopo la prima puntata di Studio Battaglia è che non ci sono difetti. Non ci sono problemi nel cast, sia quello maschile che femminile, non ci sono stati intoppi nei dialoghi e scenografia e fotografia non hanno stonato con la perfezione del resto. Il prodotto è sicuramente di livello e anche la volontà di uscire dal seminato deve essere premiata dal pubblico e dagli ascolti che, sicuramente, saranno buoni.