Tanto è il rispetto che bisogna mostrare, quando si parla dei più grandi successi di Johnny Cash, “The man in black” dal cuore grande e tormentato, portato alla ribalta dal film di James Mangold interpretato da Joaquin Phoenix al quale tutti dobbiamo l’opera divulgativa ed emozionante. Oggi Johnny Cash è quello della voce roca di I Walk The Line del grande tributo ai Nine Inch Nails nella versione intimista di Hurt e di un’America disincantata, verace e ferita.
Folsom Prison Blues (1955)
Folsom Prison Blues è il capitolo che precede l’evento storico tenuto da Johnny Cash proprio tra i detenuti della prigione di Folsom, in California, nel 1968. Il brano è uno degli esempi più alti del mondo di Cash, una miscela tra country, rockabilly e blues.
- Folsom
- Cash*johnny
I Walk The Like (1956)
Canzone d’amore ma anche sulla straordinaria maturità di un uomo che si accinge a sposarsi, I Walk The Line è probabilmente la canzone-simbolo di Johnny Cash, nonché uno dei tanti manifesti del rockabilly.
Ring Of Fire (1963)
Ring Of Fire è stata scritta da June Carter e racconta il momento in cui la cantautrice ha perso la testa per Johnny Cash, che la porta al successo dopo la versione registrata da Anita, sorella di June, ed è la prima testimonianza dell’amore tra i due futuri sposi. Ring Of Fire è ancora oggi il racconto ufficiale del potere dell’amore sui rapporti personali.
- CASH JOHNNY
- R&P INTERNACIONAL
Jackson (1967)
Jackson è la versione registrata da Johnny Cash e June Carter dell’originale scritta da Billy Edd Wheeler e Jerry Leiber. Il brano racconta quel momento in cui una coppia vede spegnersi il fuoco della relazione.
Hurt (2002)
Un anno prima di morire, Johnny Cash registra questa meravigliosa cover dei Nine Inch Nails della quale Trent Reznor rimarrà stregato arrivando a dire: “Quella canzone non è più mia”.