Il rapporto di Elena Ferrante con gli autori de L’Amica Geniale: “Non vogliamo incontrarla”

Il mistero sull'identità di Elena Ferrante affascina anche gli autori de L’Amica Geniale, che lavorano con lei alla sceneggiatura senza incontrarla

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Elena Ferrante è tra le firme accreditate della sceneggiatura de L’Amica Geniale, sin dalla prima stagione dell’adattamento televisivo dell’omonimo ciclo di romanzi di cui è autrice. La sua partecipazione al progetto è piena e partecipata, nonostante, come si sa, la scrittrice non abbia mai rivelato la propria identità e non si sia mai mostrata in pubblico in quanto tale.

Sul mistero di Elena Ferrante si sono interrogati in molti, non solo in ambito letterario, negli ultimi decenni ma in particolare dopo l’enorme riscontro mondiale della tetralogia de L’Amica Geniale: su Raiplay è disponibile un documentario, Ferrante Fever, che affronta il tema, raccontando come il mistero intorno alla sua persona abbia in parte contribuito al successo internazionale dei suoi best-seller.

Ma quali sono i rapporti di Elena Ferrante con gli sceneggiatori della serie tv L’Amica Geniale? L’autrice dei romanzi ha avuto un ruolo fondamentale nella trasposizione televisiva della sua creatura letteraria più celebre, incidendo non solo come sceneggiatrice ma anche su scelte creative fondamentali, come ad esempio l’apertura dei casting a sole bambine e bambini dilettanti per salvaguardare l’autenticità del suo racconto.

Parlando di Elena Ferrante durante la conferenza stampa di presentazione della terza stazione, in onda su Rai1 dal 6 febbraio e già disponibile su Raiplay, lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo ha raccontato come il rapporto sia diventato molto proficuo nel corso del tempo, dopo la conoscenza iniziale (sempre a distanza, s’intende).

Il nostro rapporto con la Ferrante è sempre identico di grande vicinanza. Lei è totalmente dentro, ci osserva dandoci dei suggerimenti e c’è sempre un confronto con lei. All’inizio ci ha studiato, perché il suo timore, evidentemente, che era anche il nostro e dei produttori, era capire che rapporto ci sarebbe stato tra il libro e la serie: quando ha capito che sarebbe stato virtuoso e di vicinanza e che le modifiche erano solo in funzione di una grammatica del cinema e della tv, da quel momento ha capito che andavamo tutti nella stessa direzione ed è stata una compagnia e un supporto importantissimo.

Piccolo ha spiegato che il fatto che Elena Ferrante firmi le sceneggiature dell’adattamento de L’Amica Geniale non è solo una mera questione “contrattuale o nominale, ma rappresenta il fatto che sta con noi quando scriviamo“, pur non essendoci in presenza. Anche la sceneggiatrice e produttrice esecutiva Laura Paolucci ha ribadito il fatto che l’assenza di Ferrante non rappresenti affatto un pregiudizio per il loro lavoro, anzi, semmai il mistero sulla sua identità è uno dei fattori del fascino della storia e alimenta virtuosamente la loro creatività. Porsi la domanda chi sia davvero la scrittrice (o lo scrittore?) dietro il fenomeno letterario è diventato, a questo punto, irrilevante.

La verità è che non la vogliamo incontrare: il suo contributo che arriva per via scritta sulla sceneggiatura ci soddisfa e conosciamo questa sua voce che è anche un suo personaggio, che risuona nei romanzi, quindi abbiamo smesso di chiederci questa cosa già nei primi mesi della prima stagione.