Quando fare il tampone dopo il contatto con un positivo: alcuni chiarimenti

Spunti utili per coloro che stanno pensando di fare un tampone, probabilmente inutile in questa fase

Quando fare il tampone

Quando fare il tampone


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Servono necessariamente dei chiarimenti su quando fare il tampone, dopo aver avuto un contatto una persona risultata positiva al test. Un argomento caldissimo e molto delicato qui in Italia da alcune settimane a questa parte, al netto di restrizioni tutto sommato contenute giunte per il nostro Paese, come abbiamo osservato di recente. I principali virologi, in queste ore, stanno invitando la popolazione a limitare la corsa al tampone convulsiva, in quanto spesso e volentieri dietro questa scelta di procedere con il test ci sono motivazioni sbagliate.

Capiamo quando fare il tampone dopo il contatto con un positivo

Ogni caso va gestito in modo diverso. Quando fare il tampone dopo il contatto con un positivo? Ci sono delle tempistiche di riferimento per tutti, ma il presupposto dal quale partire è che il tampone andrebbe fatto dietro consiglio del medico e non su iniziativa personale. Ad esempio, i test per i vaccinati (soprattutto quelli con dose booster) del tutto asintomatici, in questo momento rischiano di restituirci un elevatissimo numero di positivi del tutto innocui, per i quali scatterà la quarantena ampliata anche ai propri contatti.

Così facendo, il rischio paralisi per l’Italia nel giro di due settimane diventa elevatissimo. Isolamenti del tutto inutili, quando il tampone andrebbe fatto solo in presenza di sintomi. O, comunque, con segnali che inducano il proprio medico a suggerirci il test. Ecco perché la corsa alle farmacie registrata in diverse aree del Paese negli ultimi giorni appare come un qualcosa di negativo per sé stessi e, a medio termine, per tutto il Paese. Anche perché il tampone viene visto spesso e volentieri come una sorta di lasciapassare per trascorrere le vacanze senza limitazioni di sorta.

Tutto profondamente sbagliato. Dunque, quando fare il tampone dopo il contatto con un positivo? Premesso che, soprattutto i vaccinati, debbano ascoltare preventivamente il proprio medico, il test risulta inutile prima delle 48 ore dall’ultimo incontro con il positivo. Coi test rapidi, poi, passiamo a 72 ore come soglia minima.