Il caso Shake It Off non è concluso, e i nuovi sviluppi vedono Taylor Swift a processo con la stessa accusa di sempre: plagio. La vicenda ha avuto inizio nel 2017 quando Sean Hall e Nathan Butler, autori del brano Playas Gon’ Play del trio hip hop 3LW, avevano citato in giudizio la popstar con l’accusa di aver copiato il testo del singolo in una strofa di Shake It Off presente nel disco 1989 (2014).
L’accusa di plagio
Nel 2018, dopo la denuncia di Hall e Butler, i giudici avevano sollevato Taylor Swift dalle accuse e avevano respinto il caso. I due autori avevano presentato ricorso contro la sentenza, e la corte di appello federale ha accettato la richiesta annullando la decisione del 2018.
Secondo la loro accusa, il testo della strofa di Shake It Off di Taylor Swift che recita: “Cause the players gonna play, play, play, play, play/ And the haters gonna hate, hate, hate, hate, hate / Baby, I’m just gonna shake, shake, shake, shake, shake I shake it off, I shake it off” sarebbe stato copiato dalla strofa di Playas Gon’ Play delle 3LW in cui il trio canta: “Playas, they gonna play/ And haters, they gonna hate/ Ballers, they gonna ball/ Shot callers, they gonna call”.
Nel 2018 il giudice aveva archiviato il caso sostenendo che i testi erano “troppo banali per essere copiati“. Dopo il ricorso dei due autori, nel 2020 il giudice di Los Angeles Michael Fitzgerald aveva affermato che il caso sarebbe andato avanti.
Taylor Swift a processo
Oggi lo stesso giudice Fitzgerald ha stabilito che le due parti di testo risultano “abbastanza simili”, condizione sufficiente per avviare un procedimento giudiziario.
Taylor Swift ha fatto richiesta del rito abbreviato per poter chiudere la vicenda nel minor tempo possibile ma nella giornata di ieri il giudice Fitzgerald ha rifiutato la proposta. Per il momento la popstar non ha rilasciato alcun commento sui social.