Pedro Alonso e lo spin-off su Berlino: “Impossibile competere con La Casa di Carta”

Pedro Alonso reciterà nello spin-off su Berlino, dopo la fine de La Casa di Carta: "Voglio portare il pubblico a non sapere cosa pensare del personaggio"

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Lo spin-off su Berlino annunciato alla vigilia del debutto dell’ultima stagione de La Casa di Carta sarà una sfida per il protagonista Pedro Alonso, convinto che sia molto difficile soddisfare le aspettative create col successo globale della serie madre appena conclusa.

Lo spin-off su Berlino arriverà su Netflix nel 2023 ed esplorerà la vita del criminale edonista morto alla fine della seconda stagione de La Casa di Carta, da martire, per salvare il suo gruppo e l’intero colpo alla Zecca di Stato. Pedro Alonso tornerà nei panni del personaggio pensato come un antagonista e risultato invece tra i più amati dal pubblico, al punto da ottenere da Netflix l’investitura di protagonista di una serie a sé.

Riflettendo sulla sfida dello spin-off su Berlino, in un’intervista a El Mundo, l’attore spagnolo ha ricordato come le fortune alterne del format facciano parte del suo fascino: cancellata da Antena3 dopo ascolti fallimentari sulla tv generalista, La Casa di Carta è letteralmente rinata dopo la diffusione su Netflix ed è stata rinnovata dallo streamer per altre tre stagioni che hanno macinato centinaia di migliaia di flussi streaming. La peculiarità della sua storia da un lato spiana la strada al nuovo format ma dall’altro rende molto complesso, per una nuova serie ambientata nello stesso universo narrativo, reggere il confronto con l’originale, soprattutto dopo un finale piuttosto apprezzato (qui la nostra recensione).

A volte un successo può trasformarsi in una gabbia d’oro. Questo dipende dal coraggio e dalla temerarietà di chi sta pilotando quelle navi nel non smettere di fare ciò che ti ha reso un successo. Álex Pina e il suo team hanno fatto un esercizio di assoluta incoscienza e questa produzione stava per crollare in termini economici e affondare la carriera e la vita economica delle persone della casa di produzione per 20 anni. So che è impossibile competere con La casa de Papel, ma penso che sia una grande opportunità con diversi fronti delicati come intuisci tu e intuisco io ma potrebbe essere un sogno narrativo. Non ho tutte le risposte, ma mi concentrerò sul lavoro e questo mi interessa.

Nello spin-off su Berlino, un più giovane Andrés de Fonollosa Gonzalves potrebbe ritrovare Il Professore (Álvaro Morte), suo fratello minore col quale recita nella maggior parte dei flashback delle stagioni 3-5, ma anche altri personaggi presenti nel passato del rapinatore, poi diventati Marsiglia (Luka Pero) e Bogotá (Hovik Keuchkerian) nel gruppo che ha assalito la Banca di Spagna. Potrebbe tornare anche Tatiana (Diana Gomez), la pianista moglie di Berlino che si fidanza col figlio del rapinatore, Rafael (Patrick Criado): questi ultimi personaggi hanno avuto un ruolo chiave nel finale de La Casa di Carta e potrebbero essere ancor più centrali nello spin-off su Berlino, ma per ora non sono stati rivelati ulteriori dettagli. Alonso giocherà molto sul dualismo del suo personaggio, da un lato malvagio e folle, dall’altro sentimentale e amante della bellezza.

Il mio personaggio era chiaramente il cattivo, è stato fatto per essere odiato e improvvisamente tutti lo hanno amato quando è morto. E ora, siccome è amato, gli si perdona tutto. Non voglio dire alla gente cosa pensare, voglio provare a farli entrare in quell’area dove non sai cosa pensare. E, in quella zona grigia in cui non sai che pensare, a volte Berlino i Il Professore hanno impulsi con cui ci si può sintonizzare e che possono essere pericolosi. La cosa che conta è che sia un personaggio paradigma di tutto ciò che deve essere eliminato e che al tempo stesso è amato perché in fondo ci ritrae in tante cose. 

Durante la presentazione dell’ultima stagione alla stampa, l’attore ha definito il momento “memorabile perché è la fine di un ciclo, ma è l’inizio di un altro (…) ci stiamo dirigendo verso una direzione sconosciuta, ma sarà altrettanto bello ed emozionante quanto lo è stato quello che si chiude“.

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