I Simpson censurati in Cina: l’episodio che ha fatto infuriare Hong Kong

Un episodio de I Simpson non sarà visibile in Cina, che ha applicato dure leggi contro la censura in ambito televisivo e cinematografico

I Simpson

Credits photo: @DisneyPlus


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I Simpson sono stati censurati in Cina. O meglio: un episodio in particolare non sarà visibile su Disney+, la piattaforma di streaming lanciata da poco nel Paese.

Secondo i media, il governo ha recentemente intensificato le dure leggi sulla censura televisiva e cinematografica, che tuttavia non si applicano sui prodotti usufruibili in streaming. L’episodio censurato è Adozione made in Cina, e vede i Simpson recarsi a Pechino per permettere a Selma di completare la sua adozione. Nella trattativa, Homer deve fingersi suo marito. Durante il loro viaggio, la famiglia fa tappa a Piazza Tiananmen dove un cartello recita: “In questo sito, nel 1989, non è successo nulla” – un cenno alle celebri proteste di quell’anno. In un’altra scena, i Simpson visitano anche il corpo imbalsamato dell’ex leader comunista cinese Mao Zedong, che Homer definisce “un angioletto che ha ucciso 50 milioni di persone”.

A destare più clamore è però il momento in cui Selma ricrea la storica immagine del “Tank Man”, ovvero il Rivoltoso Sconosciuto, immortalato in uno scatto d’epoca davanti a dei carri armati a Piazza Tiananmen (il giorno dopo le proteste), impedendone così l’avanzata. Nella scena dell’episodio, la sorella di Marge implora Madame Wu di lasciarla andare con la piccola appena adottata.

Non è chiaro perché l’episodio sia scomparso e chi abbia preso la decisione di non includerlo nel servizio di streaming. In estate, il governo di Hong Kong ha vietato la proiezione e la distribuzione di film pericolosi per la sicurezza nazionale della Cina. Per coloro che trasgrediscono è prevista una pena pari a tre anni di reclusione e una multa di 130 mila dollari. Le cose sono invece poco chiare per quanto riguarda i servizi in streaming. Come scrive il The Guardian, non sappiamo se la Disney si sia autocensurata oppure lo abbia fatto perché sotto pressione governativa.

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